
Cattedrale di Pistoia
Pistoia, 27 marzo 2021 - Pellegrini in zona rossa? Da oggi è possibile, grazie alle visite virtuali. Per chi non può muoversi a causa della pandemia o per qualche altro motivo personale, è possibile vivere una visita virtuale alla cattedrale di San Zeno. Il tour, accessibile dal sito dell’anno santo iacobeo della Diocesi di Pistoia è stato realizzato dal pistoiese Daniele Grieco con la collaborazione dell' ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi. Una proposta che intende offrire nell'anno iacobeo l'opportunità di visitare la Cattedrale, «sia a chi ne ha il desiderio ma ha difficoltà per le limitazioni agli spostamenti, — spiega Grieco — che a coloro che non ci sono mai entrati, soprattutto se ancora non conoscono Pistoia». «Una visita – spiega dalla Diocesi - che può trasformarsi anche in un’esperienza dello Spirito, in primo luogo per sentirsi parte di un percorso nella fede che attraversa i secoli e continua a raccontare la vitalità del Vangelo, poi perché la visita virtuale può diventare supporto a momenti di raccoglimento o preghiera per coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, come anziani e infermi, per oltrepassare, almeno virtualmente la Porta Santa».
Un altro aspetto, certamente non trascurabile, viste le limitazioni dettate dalla pandemia è che con il tour si rendono visibili e facilmente fruibili delle zone della Cattedrale che, quando si accede per motivi liturgici o brevi visite, vengono normalmente trascurate. La visita, ad esempio, permette di scendere nella Cripta, un luogo suggestivo dove sono visibili resti antichissimi della Cattedrale medievale e dove sono sepolti numerosi vescovi diocesani.
La visita virtuale della cattedrale si propone anche come strumento suggestivo capace di trasmettere l'invito a visitare la nostra città, la sua storia e i suoi tesori, «un invito — aggiunge l’autore — grazie al web facilmente estendibile a tutto il mondo, e senza il bisogno di tante spiegazioni». In Cattedrale, d’altronde, hanno lasciato il segno Filippo Brunelleschi e Giorgio Vasari, sono custodite opere di Andrea del Verrocchio, memorie di personaggi illustri e capolavori di oreficeria che forse non tutti conoscono. Il progetto è sviluppato attraverso la tecnologia Matterport, che compone una sequenza di fotografie a 360° usando una speciale fotocamera e un software di acquisizione dedicato. Nello spazio della cattedrale alcuni tag segnalano i principali punti di interesse, in verde quelli legati al percorso dell’anno santo, in blu tutti gli altri.