REDAZIONE PISTOIA

Api sentinelle per controllare la discarica

Trecentomila serviranno a monitorare aria e livelli di inquinamento. Il progetto di Herambiente con l’azienda Apicoltura urbana

Partirà a breve il progetto "Capiamo", che esaminerà benessere e produzione di tre alveari posizionati alla discarica del Cassero, a Serravalle Pistoiese, gestita da Herambiente. Si tratta di un monitoraggio volontario aggiuntivo – fa sapere il gestore dell’impianto – rispetto a quanto previsto da normativa e autorizzazione ambientale. Sono 300mila le api sentinelle impegnate nel progetto, attivato in collaborazione con Apicoltura Urbana, un’azienda che si occupa di progetti di biodiversità ed educazione ambientale, per aggiungere un livello di sicurezza ulteriore ai controlli già normalmente previsti per legge. La scelta delle api come sentinelle ambientali discende dalle loro caratteristiche, per molti aspetti uniche e particolarmente adatte al biomonitoraggio. Le sostanze presenti nell’ambiente si accumulano nell’alveare, sulle api e sui loro prodotti, tra cui miele, propoli, cera, polline e pappa reale, rendendo facile e veloce il recupero di campioni altamente rappresentativi da analizzare. I risultati del primo monitoraggio – fa sapere il gestore della discarica - saranno disponibili, indicativamente, dopo l’estate. Le informazioni che si potranno estrarre saranno di estrema importanza per valutare la qualità complessiva dell’ambiente attorno all’impianto. Ad esempio, la presenza eventuale di metalli, pesticidi e idrocarburi, ma anche eventuali eccessi di metano o Co2 nell’aria. Tutti parametri che, se rilevati oltre soglia, porterebbero a immediate azioni correttive. Nelle prossime settimane, all’interno del sito della discarica saranno posizionati 3 alveari, ognuno contenente circa 100 mila api, che inizieranno immediatamente il loro lavoro, coprendo un’area di circa 7 km attorno all’impianto. Il progetto è biennale (2022 e 2023) e prevede di svolgere, controlli periodici sullo stato di salute delle api e per ciascun anno, due analisi chimiche sulle api e sul pane d’api (polline crudo maturato nelle cellette) e uno su miele e cera che saranno condotte nei laboratori accreditati e con metodi certificati. I diversi tempi di lavorazione di ogni prodotto – si spiega ancora – consentono di misurare eventuali inquinamenti sia di breve che di lungo periodo. Analizzando pane d’api e miele, i primi prodotti in cui possono accumularsi contaminanti, si può valutare l’inquinamento nel breve periodo. Le api, altamente sensibili ai cambiamenti ambientali causati da agenti inquinanti, sono quindi in grado di segnalare precocemente (ad esempio, attraverso i livelli di produttività o l’aumento della mortalità) l’insorgenza di squilibri per la biodiversità, per l’ecosistema e per la salute umana, permettendo così di pianificare azioni correttive.

Patrizio Ceccarelli