
Il consigliere regionale del Partito democratico Marco Niccolai interviene sulla questione dei medici a Sambuca Pistoiese
"Dopo aver letto alcune ricostruzioni del centrodestra assolutamente non esatte, penso sia necessario fare il punto sul tema della mancanza del servizio ambulatoriale nel territorio del comune di Sambuca Pistoiese, dove i cittadini hanno possibilità di scelta del medico di medicina generale, ma non hanno nessun medico che svolga attività ambulatoriale". Interviene così il consigliere regionale del Pd, Marco Niccolai, sulla questione dei medici a Sambuca Pistoiese. "L’Asl – afferma Niccolai – nei mesi scorsi aveva attivato un ambulatorio diurno di cure primarie a libero accesso, aggiuntivo e non sostitutivo rispetto al servizio di continuità assistenziale, ovvero la guardia medica. Ha recentemente dato le dimissioni il medico che era stato incaricato e questa è la ragione per la quale il servizio diurno è stato sospeso. Posso annunciare ufficialmente che ho ricevuto assenso rispetto alla approvazione di un progetto incentivante che sarà proposto ai medici di medicina generale già convenzionati nell’ “Aggregazione funzionale territoriale della medicina generale di Pistoia-Sambuca Pistoiese“, entro cui è compreso il territorio montano.
"Il progetto prevederà l’attivazione di due turni ambulatoriali diurni, che potranno essere svolti da medici di medicina generale che volontariamente aderiranno. Si tratta – spiega ancora Niccolai – di una misura temporanea, in attesa dell’avviso per le nuove zone cosiddette “carenti“ della medicina generale, in cui sarà nuovamente prevista la convenzione per Sambuca. In questo caso l’Asl, nel 2025, potrà utilizzare una possibilità incentivante, in applicazione della delibera di Giunta Regionale dell’aprile 2024, che è aggiuntiva rispetto a quella, già in vigore, che prevede che i medici che assistono cittadini residenti a Sambuca percepiscano una quota supplementare per paziente legata al disagio.S i tratta in questo caso di un incentivo economico per il medico che decida di svolgere ambulatori nel territorio comunale, che si sommerà dunque – conclude il consigliere ragionale – a quello già presente per le aree definite “disagiate“".
Andrea Nannini