Cinquecento anni di storia del Comune sono finiti sotto il fango nell’alluvione di Campi Bisenzio. Oggi la Archivi Spa, che aveva in custodia questo bene storico non si assume la responsabilità del recupero. A oggi non si sa quindi chi pagherà i 205mila euro che sono necessari per salvare il salvabile. Lo ha detto l’assessore alla cultura del Comune di San Marcello Piteglio, Alice Sobrero, in risposta a una interpellanza del gruppo di minoranza "Prospettiva Futuro", guidato da Franco Del Re. Tuttavia Sobrero si è manifestata ottimista sul recupero di tutto il materiale alluvionato. "L’archivio è stato recuperato totalmente – ha affermato l’assessore – . Intendo dire che non si è persa alcuna filza, alcun foglio di carta. In questo momento è conservato nella ditta di Bologna Frati e Livi, una ditta altamente specializzata nel recupero del materiale archivistico librario. In Europa ce ne sono solo due altamente specializzate di cui una in Italia con sede a Bologna". Sobrero ha poi spiegato che il salvataggio avviene attraverso un procedimento di congelamento, e di una successiva asciugatura per evaporazione senza far tornare l’acqua allo stato liquido.
Il Comune trovandosi in condizione di dover spostare l’archivio, aveva proposto alla Soprintendenza alcune soluzioni, tra cui il trasferimento al "Villone", edificio recentemente ristrutturato e messo a norma. Purtroppo, questa proposta ha ricevuto il diniego dell’ente, perché lo spostamento del materiale nei sotterranei dell’edificio era a rischio di allagamento, suggerendo la Archivi Spa. Così i 225 metri lineari della nostra storia sono passati dalla relativa umidità dell’Istituto Omnicomprensivo a quella ben più consistente di un magazzino a Campi Bisenzio dove l’intero archivio era appoggiato a terra o su pancali: "Sapendo che c’era l’allerta arancione è strano che nessuno abbia pensato ad alzare il materiale" è stato detto in Consiglio.
La soluzione di Archivi Spa era temporanea e l’assessore Sobrero non ha potuto seguire di persona la vicenda. Ma il nostro archivio non è stato lasciato da solo, il suo spostamento è stato seguito da Federica Ippoliti, per conto del Comune e, la scelta di Archivi spa era stata valutata congrua.
A questo punto sembra non esserci alternativa alle vie legali come è stato evidenziato durante il consiglio comunale, perché, Archivi Spa non ha nessuna intenzione, o forse la possibilità, di accollarsi gli oltre 200mila euro necessari per il recupero. Degli 8000 euro mensili necessari per la conservazione in container freezer con temperature a -27°C, per ora se ne è fatta carico la Fondazione Caript.
Andrea Nannini