Arriva il Daspo a due tifosi pratesi. Sei anni fuori dallo stadio

Sei anni di Daspo, di cui tre con l’obbligo di firma durante gli incontri del Prato. Due tifosi lanieri sono stati duramente colpiti dai provvedimenti della questura dopo la contestazione messa in atto al termine del derby perso con la Pistoiese lo scorso 15 novembre. Si tratta di due tifosi di 52 e 46 anni che già in passato erano stati colpiti da Daspo e che in occasione del derby, secondo quanto riportato dalla questura, "hanno denotato un contegno teso ad incentivare la protesta e ad istigare i presenti all’innalzamento dei toni, cercando in una circostanza di accedere all’impianto sportivo, quando ormai il deflusso era terminato e le squadre erano negli spogliatoi. Al contempo i due proferivano parole oltraggiose, dal tenore intimidatorio, verso alcuni appartenenti alle forze di polizia e rappresentanti della società calcistica". I due sono stati anche denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale e minacce.

Nel frattempo monta il malumore, visti gli ultimi risultati deludenti, nel cuore della tifoseria laniera. "Il vaso è rotto. Dopo che abbiamo concesso tre anni, non uno, di transizione, i risultati raggiunti sono sotto gli occhi di tutti. È stato toccato il punto più basso in 115 anni di storia dell’Ac Prato". I jolly nel mazzo sono finiti. Lo sottolinea con un comunicato ufficiale la Curva Ferrovia Matteo Ventisette, che spara a zero su società, squadra e dirigenza biancazzurra. La goccia che ha fatto traboccare un vaso già stracolmo è stata, ovviamente, la scialba prestazione fornita contro il Sant’Angelo, con pesante 0-4 finale al Lungobisenzio. "Chiediamo che col mercato di riparazione venga fatta tabula rasa di chi non veste con orgoglio la nostra maglia, cosi da poter quantomeno salvare questa categoria indegna e non dover allungare il percorso del ritorno in serie C, obiettivo minimo per una città come la nostra", insistono gli ultras nel loro comunicato.

Leonardo Montaleni