Diversi comuni della nostra provincia hanno già ampiamente raggiunto l’obiettivo che l’Unione Europea ha fissato dirimente per il 2030: garantire ad almeno il 33% dei bambini della fascia d’età fra 0 e 2 anni, residenti da almeno tre anni nel territorio di competenza, la possibilità di accesso all’asilo nido pubblico. Non ci sono di questi problemi di sicuro a Massa e Cozzile dove, secondo gli ultimi dati aggiornati alla fine del 2022 e pubblicati in questi giorni da un apposito studio elaborato da Openpolis, siamo già all’epoca al 56% di posti disponibili: più di un bambino su due di quel territorio, nella sostanza, può accedere al servizio. Purtroppo, però, anche a pochi chilometri di distanza fra un comune e l’altro i numeri – e le esperienze – cambiano drasticamente: al netto di avere luoghi dove non ci sono strutture, come Sambuca Pistoiese e Abetone Cutigliano, sicuramente la montagna è la zona più penalizzata e maggiormente indietro per raggiungere l’obiettivo.
E’ opportuno ricordare che, secondo le rilevazioni fatte e pubblicate, il 2022 a livello nazionale si è chiuso con una media di 30 posti per ogni 100 bambini anche se la Toscana è regione decisamente più virtuosa visto il quarto posto complessivo attestandosi al 40,7% e quindi andando ben oltre la soglia che l’Unione Europea chiede vada a regime per l’inizio del 2030, appunto il 33%. A livello regionale, infatti, davanti alla Toscana ci sono soltanto Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Umbria. A livello di capoluoghi, invece, per Pistoia potrebbe andare meglio: detto che la soglia era già ampiamente superata a fine 2022 (38%), in Toscana fanno peggio soltanto Arezzo (35,1) e Massa (33,2) mentre la capofila è, di gran lunga, Siena che arriva a pochi punti dal 60% ed anche la vicina Prato si attesta al 43%. Tornando sul nostro territorio, detto di Massa e Cozzile con picchi notevoli, alle sue spalle c’è tutta la Piana: Montale garantisce il 47,6% di posti al nido ogni 100 bambini mentre Serravalle (45,7) e Quarrata (45,4) fanno poco peggio e distanziano maggiormente Agliana che non va oltre il 38.1 posizionandosi proprio di un non nulla davanti al capoluogo di provincia.
La situazione, nella sua generalità dei casi, in Valdinievole è leggermente peggiore con diversi comuni che, tutt’oggi, non riescono a raggiungere nemmeno la soglia del 30% con casi decisamente a ribasso come Uzzano (16,7), Buggiano (18) o Ponte Buggianese al 19,5. Per tutti questi comuni, al netto di altri dati da aggiornare dalla fine del 2022 in poi, resta comunque un cammino da fare nel prossimo quinquennio che deve essere di crescita di posti disponibili che, purtroppo, rischierà di essere compensata da un trend in continuo calo per quanto riguarda le nascite.
Saverio Melegari