Il percorso burocratico era iniziato alla fine del 2022, con il contributo regionale erogato per la progettazione dell’opera. Questa fase può ora considerarsi definitivamente conclusa: proprio pochi giorni fa, con una delibera di giunta, è stato infatti approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica delle opere di completamento dell’asse viario di collegamento fra la zona industriale di via Amadori e il casello autostradale di Prato Ovest.
Si tratta di una operazione da 7 milioni e 200milla euro, per la quale, oltre all’iter burocratico che dovrà portare alla progettazione definitiva ed esecutiva, si aprirà, nei prossimi mesi, la fase più importante: bisognerà infatti trovare le risorse necessarie per avviare i lavori.
L’intenzione, a oggi, è quella di suddividere l’opera in tre lotti da finanziare e realizzare via via, anche per partecipare più agevolmente a eventuali bandi. Azioni da continuare ad attuare con il supporto della Regione Toscana, mentre il Comune di Quarrata potrebbe comunque coprire parte delle somme che occorreranno per i vari passaggi.
"Il Comune farà la propria parte, in collaborazione con la Regione. Ma sarà fondamentale intercettare fondi – ha spiegato il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti – con il progetto di fattibilità, abbiamo se non altro completato un primo passaggio importante, a nostro avviso. La priorità sarà adesso quella di lavorare alla realizzazione del primo lotto". Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, si punta, entro la fine del mandato, ad avviare i lavori del primo stralcio, nella migliore delle ipotesi. Anche perché nelle intenzioni della giunta Romiti, la realizzazione dell’opera in questione dovrà rappresentare anche un primo importante tassello per la rigenerazione di via Montalbano, anche tramite la realizzazione di una nuova rotatoria di raccordo.
Il collegamento dovrà consentire di riordinare gli assi viari con percorsi meno articolati e più diretti, di eliminare il traffico dei mezzi pesanti fra la principale via quarratina e l’incrocio con viale Europa e di diminuire così anche le emissioni in atmosfera. Servirà probabilmente qualche anno per completare l’intero lavoro da oltre 7 milioni.
Giovanni Fiorentino