Numerose le autorità e gli ospiti presenti alla "Grotta Giusti" in occasione dell’assemblea di fine anno dell’Associazione Vivaisti Italiani con la grande soddisfazione del presidente Alessandro Michelucci. Non mancavano, ovviamente, i diretti protagonisti, ovvero gli operatori del verde che hanno affrontato le tematiche del settore.
L’assemblea ha approvato il bilancio di previsione, con i saluti del Prefetto Licia Donatella Messina per poi lasciare spazio alla conferenza dedicata alle "Forme di verde urbano", con il presidente del Distretto Vivaistico Francesco Ferrini e l’agronoma Laura Gatti.
Ci sono poi stati i saluti della sindaca di Monsummano, Simona De Caro, del sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, accompagnato dall’assessore all’urbanistica Leonardo Cialdi, dei consiglieri regionali Federica Fratoni e Alessandro Capecchi, Gabriele Giacomelli per la Provincia, Maurizio Bruschi in rappresentanza del Comune di Serravalle e le autorità militari del territorio.
Un ospite particolarmente gradito, però, è stato senza dubbio il neo presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno 3, Paolo Masetti, entrato in carica da una decina di giorni e alla prima uscita pubblica con una associazione di categoria e nel pistoiese in generale.
"Questo è un settore fondamentale per l’economia regionale, non soltanto di questa provincia – ha detto Masetti – è un’eccellenza a livello nazionale ed è impensabile che il Consorzio non si raffronti con l’Associazione Vivaisti Italiani: in questa serata ci siamo intanto conosciuti, ed è mia intenzione, dall’inizio del prossimo anno, avviare una relazione, e discussione, per affrontare i problemi che ci sono, risolvendo quelli possibili. Il Consorzio ha, fra i suoi obiettivi, quello di tutelare i propri consorziati e quindi non può che esserci una collaborazione ampia col mondo vivaistico".
"Anche perché, un punto di incontro fra queste due entità, è sicuramente il legame con l’acqua e gli investimenti. Da una parte è elemento prezioso da coccolare e tutelare – ha concluso Paolo Masetti – e dall’altra mette in ginocchio le comunità e le attività produttive: ci occupiamo di manutenzione ordinaria per garantire le migliori condizioni al reticolo fluviale, ma per il futuro servirà un cambio di passo, perché la prevenzione strutturale diventerà un elemento determinante, visti gli scenari complessi verso i quali stiamo andando a causa dei cambiamenti climatici".