MICHELA MONTI
Cronaca

Ore 13, scatta l’assalto all’autobus: «Per salire rischiamo di farci male»

Mezzi Copit strapieni, gli studenti protestano. E scattano verifiche

La ressa ieri mattina intorno alle 13 alla stazione centrale, davanti alle fermate degli autobus del Copit (Quartieri)

Pistoia, 1 aprile 2016 - L’ORA dell’«inferno» scatta intorno alle 13. Flotte di ragazzini, dopo l’uscita da scuola, si dirigono verso la stazione per prendere l’autobus che li riporti a casa. Mezzi del Copit stracolmi, zaini e cartelle compresse tra una gamba e l’altra.  Lo studente più fortunato riesce a sostare sullo scalino della porta di ingresso, quello più sfortunato invece rimane schiacciato, compresso come una sardina, nel centro del corridoio dove, per tutto il tragitto, deve preoccuparsi soltanto di riuscire a respirare. A distanza di qualche mese dalla nostra prima denuncia, siamo tornati a verificare la situazione delle corse scolaresche e lo scenario non è affatto cambiato.

Sui mezzi pubblici la ressa è quasi disumana anche se ieri, ci hanno raccontato, era una di quelle giornate «abbastanza gestibili». Proprio per la situazione divenuta ormai insopportabile, un gruppo di studenti dell’istituto Pacini ha deciso di scrivere una lettera pubblica al Copit e alle amministrazioni comptenti per tentare di smuovere le acque. «Venite a vedere – urlavano ieri i ragazzi della linea 51 –. Oggi, poi, non ci possiamo lamentare. Qui è sempre questa la situazione». Altri, in «assetto di guerra», si dirigono verso l’autobus che li riporta a Lamporecchio correndo ancora prima che il mezzo sia fermo con tutti i pericoli che ne conseguono. «I ragazzi per riuscire a salire, devono spingersi tra di loro, con il rischio di farsi del male». Scrivono gli studenti del Pacini nella lettera pubblica.

«SE NON faccio così non trovo posto a sedere – commenta un ragazzino –. Il trucco è arrivare primi oppure salire per ultimi anche se la seconda possibilità è quella più rischiosa: spesso mi è capitato di restare a piedi».

Inutile raccontare la rassegnazione degli autisti. Ogni volta che le porte del loro mezzo si aprono alla fermata della stazione è come se fossero assaliti da un piccolo terremoto. «La corsa più problematica è quella che va a Firenze – raccontano – Ormai siamo abituati ma francamente non lavoriamo sereni».

Intanto il Copit annuncia verifiche già da oggi sulle corse segnalate dalla nostra redazione, che sono quelle delle 13,15 delle linee13, 12 e 51. «Al momento non ci sono arrivati reclami degni di nota – spiega il direttore Kevin Sichi –. Non è una novità che le corse scolaresche siano per loro natura problematiche».

«INSIEME agli studenti viaggiano i loro zaini che riducono, almeno a colpo d’occhio, lo spazio a disposizione nei mezzi. Certo è che la capienza massima viene sempre rispettata. In questo momento – aggiunge – in base alle risorse messe a nostra disposizione, è impensabile prevedere delle corse aggiuntive. Non decidiamo noi – conclude –. E’ la Provincia che deve stabilire se apportare modifiche al servizio o no».