"Autobus sovraffollati". E studenti lasciati a piedi

Con la scuola tornano le stesse criticità: sotto la lente la linea 15 ma non solo. Gli autisti costretti a fare lo slalom nella calca. "E qualche corsa salta...".

"Autobus sovraffollati". E studenti lasciati a piedi

"Autobus sovraffollati". E studenti lasciati a piedi

Riparte la scuola e, puntualmente, tornano i disagi sui bus in orario scolastico in città. A finire sotto i riflettori c’è soprattutto la linea 51, che collega la stazione ferroviaria di Pistoia con Firenze, via Quarrata – Poggio a Caiano. Le più "calde" sono le corse in partenza dalla stazione tra le 12 e le 12.30, nel momento di massima afflusso degli studenti. La scena che si vedono davanti gli autisti in servizio su queste corse è sconfortante: centinaia di studenti che si spintonano per assicurarsi un posto vicino alle porte di salita. Una specie di "lotta per la sopravvivenza" fatta per non rimanere a piedi o, per i più veloci e fortunati, per mettersi addirittura a sedere. "Sono momenti in cui serve tutto il sangue freddo del mondo – racconta un autista in servizio su questa linea – perché occorre manovrare il bus a passo di lumaca con mille occhi aperti, con la speranza che nessuno si faccia male cadendo sul mezzo in movimento". In alcuni casi, gli autisti sono impossibilitati a raggiungere col bus la banchina della fermata per la troppa calca in mezzo alla strada. A quel punto l’unica possibilità è fermarsi col bus prima della banchina, aprire le porte e permettere agli studenti di salire a bordo in relativa sicurezza bloccando il traffico.

Per la troppa calca in corrispondenza della fermata, ieri l’altro una corsa di mezzogiorno è addirittura saltata: l’autista del bus non aveva letteralmente a disposizione lo spazio per far ripartire il mezzo in sicurezza, una volta caricati i passeggeri, ed ha sospeso la circolazione. Scenari simili sono consuetudine alla stazione ferroviaria di Pistoia, ma disagi per la calca eccessiva alla fermata sono stati registrati anche lungo viale Adua. La speranza degli autisti di Autolinee Toscana è di poter tornare a contare quanto prima sull’assistenza delle associazioni di volontari (l’anno scorso, ad esempio, erano presenti quelli dell’Associazione dei Carabinieri), per poter far salire i passeggeri in maggior sicurezza nelle fermate più frequentate. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra aziende e sindacati per confrontarsi su questa possibilità. Gli autisti, per ora, non potranno che attendere ancora qualche giorno, quando gli orari definitivi nelle scuole dovrebbero, almeno in parte, scaglionare gli orari di rientro degli studenti a casa.

Francesco Storai