
L’assessore Bartolomei interviene durante la commissione sul caso "Intanto continueremo anche a cercare l’ordinanza istitutiva del limite" .
"Noi aspettiamo che sia un giudice a dirci cosa fare, continueremo anche a cercare l’ordinanza finché il giudice non ci chiederà di esibirla". Questa la posizione dell’assessore Alessio Bartolomei nella discussione sul caso autovelox del Pontenuovo e in particolare sulla mozione presentata dai consiglieri Stefania Nesi e Paolo Tosi del Pd che chiede il rimborso delle multe fatte al Pontenuovo con la motivazione che l’ordinanza istitutiva del limite di velocità non è stata trovata. Alla domanda della consigliera Nesi se, secondo il parere legale chiesto dal Comune, il rimborso delle multe si possa fare con una scelta politica da parte dell’amministrazione, l’assessore Bartolomei ha detto che il parere legale è un documento riservato e ha invitato i consiglieri a mantenerlo riservato: "Perché dovrà essere utilizzato in sede giudiziaria e la sua diffusione può mettere il Comune in posizione di svantaggio".
Tosi aveva chiesto ai tecnici presenti, la comandante della Polizia Municipale Ernesta Tomassetti e il funzionario della mobilità Luca Moriconi, se un cartello di limite di velocità è legittimo senza l’ordinanza istitutiva. La consigliera Nesi ha chiesto se ci vuole una nuova ordinanza in caso di spostamento del cartello. "Lo deciderà il giudice – ha risposto Bartolomei – che valuterà se è più importante l’aspetto formale, cioè la mancanza dell’ordinanza, o quello sostanziale cioè il fatto che quel cartello esiste lì da 14 anni, che l’autovelox è stato messo per mantenere la sicurezza e che può aver salvato delle vite e che è stato messo su disposizione del prefetto e richiesta dei comitati civici. Sono tutti elementi che il giudice dovrà valutare". Tosi ha insistito per avere risposte dai tecnici.
"Se il cartello senza ordinanza è legittimo lo dovrà stabilire il giudice – ha detto Luca Moriconi del servizio viabilità –. Il cartello c’è da molto tempo ed è marchiato Provincia di Pistoia, l’ordinanza non è stata trovata e finchè non si vede l’atto non si può dire se sarebbe stato necessario un nuovo atto per lo spostamento del cartello. Il Codice della Strada non dice cosa succede se manca l’ordinanza".
La consigliera Nesi ha chiesto anche se l’amministrazione ha inviato al Prefetto le sue deduzioni sui ricorsi presentati in Prefettura e di poterle avere, se vi sono state notifiche di verbali anche oltre il giugno 2024. "Ogni volta ci sono domande nuove – ha detto Bartolomei – presentatele per scritto".
"Ma si scherza? – si è chiesto il consigliere Jacopo Bojola – è inammissibile che il Comune rimborsi delle multe già pagate". Il consigliere Salvatore Patanè di Avanti Pistoia ha messo in guardia dal rischio di un danno erariale in caso di rimborsi delle multe e ha sostenuto che "negli anni della Milano da bere le cose si facevano in famiglia e così si mettevano anche i limiti di velocità, ma quando uno vede il cartello lo rispetta senza chiedersi se c’è l’ordinanza".
"Il rischio di danno erariale – ha replicato Nesi –c’è piuttosto nel caso che non venga fatto alcun rimborso e si vada a un procedimento giudiziario, per questo abbiamo chiesto al sindaco di trovare un accordo, di mostrare vicinanza ai cittadini e si faccia un rimborso delle sanzioni con l’esclusione delle spese di notifica". Tosi ha insistito sulla necessità di tutelare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni: "I cittadini hanno pagato fidandosi che il cartello fosse legittimo e che ci fosse l’ordinanza".
Giacomo Bini