Pistoia, 10 dicembre 2024 – Confconsumatori Toscana Aps sta predisponendo una class action, in altri termini un’azione legale collettiva per richiedere il rimborso delle multe fatte con l’autovelox del Pontenuovo e già pagate dai cittadini destinatari dei verbali di contravvenzione. Inoltre Confconsumatori ha pronto un esposto sul caso autovelox alla Procura della Repubblica di Pistoia e annuncia che a breve sarà presentato. E’ ancora attivo l’indirizzo dedicato di posta elettronica [email protected] creato da Confconsumatori per raccogliere i verbali dei cittadini multati e unirli alla già copiosa schiera di cittadini che si sono rivolti all’associazione e che saranno uniti nell’azione collettiva (il numero whatsapp per avere informazioni, ma dove non vanno inviati i documenti è il 380.4640227).
«Le notizie di questi ultimi giorni – dice Marco Migliorati, vicepresidente regionale della Confconsumatori Toscana – relative al fatto che la Provincia di Pistoia ha dichiarato di non aver rilasciato nessun Nulla Osta al Comune di Pistoia per l’Istituzione del limite di velocità di 40 chilometri orari nella via Sestini, a Pistoia, sta portando molte persone a pensare che basti solo questo, o una semplice domanda al Comune, per ottenere il rimborso di quanto pagato per i verbali illegittimi. Molti cittadini ci chiedono un semplice modello – continua Migliorati – da presentare al Comune di Pistoia per il rimborso. Ma così non è. Non basta presentare solo una semplice domanda, bensì occorre che sia dichiarata l’illegittimità e la nullità dei verbali, obbligando il Comune di Pistoia al rimborso». «Le ordinanze che mancano in realtà sono tre – afferma ancora – perchè dal 2011 ci sono state tre variazioni sui cartelli del limite di 40 al Pontenuovo e ci volevano le ordinanze per spiegare la motivazione di quel limite inferiore a quello di 50 previsto per i centri abitati e anche per indicare l’estensione della sua validità cioè da quale numero civico a quale altro numero civico. In assenza di queste tre ordinanze non ci sono né motivazioni né indicazioni sulla estensione del limite, senza parlare poi della mancanza della omologazione dell’autovelox». Il movimento sta quindi per fare un salto di qualità: dalla semplice istanza di rimborso rivolta al Comune di Pistoia a un’azione collettiva di tipo legale.
«Confconsumatori Toscana – spiega Migliorati – sapendo questo, ha fin dall’inizio dato incarico ai suoi legali e ai suoi tecnici per studiare la migliore strategia da seguire, aprendo già una mail dedicata dove le persone possono inviare i verbali già pagati e le ricevute di pagamento per poter fare una azione collettiva, così da diminuire i costi delle spese necessarie di una azione legale». Confconsumatori tiene a tranquillizzare le persone che, per i verbali già pagati, non vi è alcuna scadenza dei termini, quindi i verbali possono essere ancora inviati alla mail istituita dall’associazione.
«Stiamo lavorando da tempo per presentare l’esposto alla Procura – aggiunge Migliorati – affinché verifichi come si sono svolti i fatti in base ai nostri dubbi e alle nostre richieste di controllo, se sono state rispettate tutte le regole previste dal Codice della Strada e dal Regolamento di Esecuzione del Codice della Strada, compreso la corretta apposizione della segnaletica verticale e la corretta omologazione dell’autovelox utilizzato e della sua taratura». Confcosumatori ricorda infine che: «I legali hanno già ottenuto i primi successi con la sospensione da parte del Giudice di Pace, di molti verbali».