Hanno superato quota 5mila (5.052 per l’esattezza) le domande di cassa integrazione presentate da aziende pistoiesi nel corso del 2020. Si tratta di un dato – sottolinea la Cgil regionale che lo ha diffuso insieme a quelli delle altre province toscane – che evidenzia le ferite dell’anno appena trascorso. Analisi confermata anche da altri dati. Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga (per aziende di ridotte dimensioni o che hanno già esaurito le cig ordinaria) le domande presentate all’Inps sono state 3.268.
A livello regionale, per quanto riguarda soltanto la cassa integrazione ordinaria, alla data del primo dicembre 2020, erano state presentate 74.954 domande delle quali autorizzate 73.610 autorizzate: il 98,2%. Su questo dato confluiscono anche le nuove domande di cassa integrazione previste dal decreto Rilancio Italia e dai decreti successivi, che hanno esteso la possibilità di beneficiare di ulteriori periodi di cassa integrazione per causale Covid-19. Per la Cig in deroga, a gestione diretta Inps, sempre alla data del primo dicembre risultavano pervenute 61.771 domande delle quali ne risultano già autorizzate 58.897 (95,35 %).
"Questo è il quadro e non possiamo aspettare con le mani in mano una primavera che potrebbe tardare – dice Mirko Lami, Cgil Toscana –. In queste ore tutti parlano dei soldi europei che arriveranno (ancora troppo poco) di come e dove usarli per innestare un cambiamento che costruisca il futuro di questa regione basato su uno sviluppo eco-sostenibile a beneficio di tutti, contro le diseguaglianze di ieri e di oggi".