ALESSANDRO BENIGNI
Cronaca

Bagarre sulla segretaria Pd. Giardi si sfila, passa Vannuccini: "Una brutta pagina per il partito"

Ieri sera eletto l’ex assessore aglianese, dopo il ritiro polemico dell’altro candidato: l’unità resta un miraggio

Ieri sera eletto l’ex assessore aglianese, dopo il ritiro polemico dell’altro candidato: l’unità resta un miraggio

Ieri sera eletto l’ex assessore aglianese, dopo il ritiro polemico dell’altro candidato: l’unità resta un miraggio

Un colpo di scena finale c’è stato, ma non nell’auspicato segno dell’unità. Claudio Giardi ha ritirato la candidatura, lasciando campo libero all’elezione di Massimo Vannuccini come nuovo segretario comunale del Pd. Un’assemblea ’monca’, quella andata in scena al circolo di Bonelle, a tre mesi di distanza dalle dimissioni di Walter Tripi. Un tempo lungo passato a cercare una convergenza, Invano. Da una parte l’ala schleiniana con Claudio Giardi (nella foto), storico militante Fiom e presenza fissa dietro le quinte dem, dall’altra il ticket Fratoni-Bertinelli con Massimo Vannuccini (nella foto in prima), noto esponente aglianese da poco trasferitosi nel capoluogo. Si profilava lo scenario della conta, ma poi Giardi ha preferito uscire di scena. Togliendosi qualche sassolino.

"Vista la situazione che si è creata, sarebbe stato più opportuno che io e Vannuccini facessimo un passo indietro, in modo da poter trovare una candidatura terza e condivisa da tutti – ha affermato Giardi in una lettera –. Questo avrebbe aperto l’opportunità per un voto unanime e l’inizio di una nuova fase di unità per il Partito Democratico. Capisco che la missione sarebbe stata assai complessa, ma questo non può essere un alibi per non essere responsabili in un momento come questo. Sono un uomo di partito, che si è sempre messo a disposizione per il bene della comunità – ha aggiunto – e quando mi è stata chiesta la disponibilità, ho pensato che la mia esperienza avesse potuto aiutare il partito a preparare il terreno per le prossime sfide elettorali e per quella congressuale. Non ho mai tenuto comportamenti ambigui nel corso di questi anni – ha attaccato poi –, ho contribuito a organizzare le campagne elettorali prendendone parte attiva. Non si può dire lo stesso di tutti gli attori protagonisti in queste settimane. Dopo una difficile riflessione, ho deciso che non posso essere parte di un’ulteriore brutta pagina del nostro partito – ha concluso Giardi –: oltre allo scenario già desolante, non vorrei che ci fosse anche una gazzarra in assemblea. Per questo ho ritirato la mia candidatura".

Alessandro Benigni