REDAZIONE PISTOIA

Bambini del mondo con Billhardt

Mostra fotografica "Bambini del Mondo" di Thomas Billhardt al Nuovo Centro Nerucci di Montale fino al 3 dicembre. Eventi organizzati per sensibilizzare sui diritti dei bambini, tra cui Teatro dei Burattini e presentazione del libro "Orfani di Femminicidio".

E’ in corso al Nuovo Centro Nerucci di Montale la mostra fotografica "Bambini del mondo" che espone opere del fotografo internazionale Thomas Billhardt. La mostra, che resterà aperta fino al 3 dicembre, è stata inaugurata il 20 novembre scorso alla presenta dello stesso Billhardt nell’ambito della giornata dei Diritti dell’Infanzia. Thomas Billhardt è uno dei più importanti fotoreporter contemporanei. Nato nel 1937 a Chemnitz, in Sassonia, sopravvissuto al nazismo e alla seconda guerra mondiale, è cresciuto e ha studiato nella Germania Orientale, passando poi in Occidente prima della caduta del muro di Berlino. Oggi vive tra l’Italia e la Germania. Billhardt ha svolto la sua attività di fotografo nei momenti e nei luoghi più critici del mondo. Particolarmente note e apprezzate sono le sue foto dal Vietnam e dalla Palestina. Nel 2009, in occasione del ventesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, Billhardt aveva già esposto al Centro Pecci la sua raccolta di fotografie sulla Germania dell’Est dal 1959 al 1989. Il Comune di Montale ha organizzato al Centro Culturale "Nerucci" una serie di eventi per sensibilizzare la cittadinanza al tema dei diritti dei bambini. Oltre alla inaugurazione della mostra di Billhardt (a sinistra nella foto, con Pierucci), alla presenza dell’assessore alla cultura Tiziano Pierucci, si sono svolte alcune attività che hanno avuto come protagonisti gli alunni delle scuole. Alcune classi della primaria "Nerucci" hanno illustrato il Teatro dei Burattini, da loro stessi costruito, che trae ispirazione dalla fiaba di Pinocchio e che pone importanti riflessioni sul tema dei diritti dei bambini. Nel pomeriggio è stato presentato il libro "Orfani di femminicidio" di Elisa Chiappinelli.

Giacomo Bini