Banca Alta Toscana. La rinnovata agenzia e lo spettacolo teatrale per celebrare i 120 anni

Giornata di festa a Vignole, nella sede storica dell’istituto di credito "Innovazione nel solco della tradizione: massima attenzione ai soci". In chiusura convegno con i massimi esponenti del credito cooperativo.

Banca Alta Toscana. La rinnovata agenzia e lo spettacolo teatrale per celebrare i 120 anni

Giornata di festa a Vignole, nella sede storica dell’istituto di credito "Innovazione nel solco della tradizione: massima attenzione ai soci". In chiusura convegno con i massimi esponenti del credito cooperativo.

QUARRATA

Giornata densa di eventi ieri nella sede dell’agenzia di banca Alta Toscana di Vignole, iniziata nel primo pomeriggio con l’inaugurazione, proprio nel giorno in cui ricorrono i 120 anni dalla nascita dell’istituto, dei locali completamente rinnovati. Con il restyling adesso è presente all’ingresso un’area self accessibile 24 ore su 24, con casse automatiche riservate alla clientela della banca e un bancomat anche per non clienti. "Una sede rimodernata e più funzionale – ha spiegato il presidente Alberto Vasco Banci –. Nell’anno del centoventesimo anniversario, non potevamo non dedicare una particolare attenzione all’agenzia presente nella sede storica della banca. Spero che i nostri soci siano soddisfatti".

Nuove tecnologie "per continuare con servizi moderni e in linea con il mercato – sono le parole del direttore generale Tiziano Caporali –. Innovazione nel solco della tradizione significa stare al passo con i tempi, dare il supporto anche umano alla clientela, con particolare attenzione alla relazione con i nostri soci". L’inaugurazione è stata benedetta dal parroco don Eusebio, e subito dopo è stata celebrata la messa nella chiesa di San Michele Arcangelo a Vignole, nella cui sagrestia venne firmato l’atto costitutivo della banca. Il fondatore, il sacerdote don Dario Flori, detto "Sbarra", è stato poi ricordato nel forum della banca con lo spettacolo teatrale rievocativo della costituzione dell’istituto.

Lo spettacolo, intitolato "L’oro dei poveri" e messo in scena dalla Compagnia per l’Acquisto dell’Ottone di Firenze, è stato tratto da un libro di Alessandra Covizzoli, "Dallo sciopero delle trecciaiole al canto del Biancofiore", sulla vita e l’opera di don Flori che "dedicò tutta la sua vita al bene del prossimo" come ha sottolineato la stessa Covizzoli, che ha curato poi al termine dello spettacolo, la conferenza sul sacerdote. Infine, a conclusione della giornata, i massimi esponenti del credito cooperativo italiano, Giuseppe Maino presidente di Iccrea Banca, Augusto Dell’Erba e Sergio Gatti presidente e direttore generale di Federcasse, Matteo Spanò presidente delle Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo, sono intervenuti a fianco del presidente Banci e del direttore Caporali, al convegno "120 anni di Banca Alta Toscana: Un ponte verso il futuro". Il convegno è stato l’occasione per riflettere sul ruolo attuale e sul futuro della cooperazione nel mondo creditizio. "Questa è una banca che sa crescere sotto ogni aspetto – ha osservato il sindaco Gabriele Romiti – e intorno all’istituto cresce pure la comunità, perché i servizi sono di prim’ordine".

Daniela Gori