
Bar Michi, seconda vita La famiglia Ducceschi per la nuova gestione "Idee per tutto il giorno"
Sarà la famiglia Ducceschi, già presente nel terziario e accoglienza con l’agriturismo Villa Parri dalle parti di San Felice e col ristorante Il Contemporaneo, a riprendere l’esperienza del bar Michi in piazza Duomo. Come anticipato qualche giorno fa proprio da La Nazione, infatti, la vecchia proprietà con in testa Daniele Andreotti ha passato la mano dopo che la struttura oramai era chiusa da un paio di mesi. Una occasione importante di rilancio per il salotto buono del centro storico, rimasto con un solo bar all’attivo, oltre che un modo per rendere la zona più attrattiva. Il bar non avrà più il nome col quale era nato (se lo porterà dietro Andreotti) e si legherà alle altre strutture visto che la società che ha rilevato il tutto vede all’interno Giorgia e Gabriele Ducceschi, figli di Paolo Ducceschi titolare di Villa Parri, unitamente a Daniele Giampaoli che, da chef de Il Contemporaneo, porterà la sua esperienza e la sua creatività anche in piazza Duomo. "Contiamo di aprire i primi di maggio – confessa Paolo Ducceschi –: per noi è il coronamento di un sogno poter lavorare in una delle piazze più belle che ci sono in Toscana e che ritengo debba essere ulteriormente valorizzata. Nel locale faremo servizio completo con caffetteria, pranzi veloci, aperitivi e cene. Avendo già altre due strutture per noi è come chiudere un cerchio: in questo modo i nostri ospiti dell’agriturismo avranno un punto d’appoggio per la ristorazione anche nel centro cittadino e, al contrario, aprire in piazza Duomo ci dà la possibilità a chi entrerà per un caffè o un aperitivo di fargli conoscere il nostro mondo e le altre realtà presenti". Una società che punta su giovani vogliosi di mettersi nuovamente in discussione con la consapevolezza che godere di una location unica rappresenta un notevole biglietto di visita per attirare la clientela, anche tra chi vive o lavora in centro. Il tutto da confrontare con le polemiche del passato sui dehors della vecchia gestione che dovevano essere tolti durante i grandi eventi come Giostra dell’Orso e Pistoia Festival. "Stiamo ancora pensando al nuovo nome, sarà legato al Contemporaneo – prosegue Ducceschi – so delle polemiche passate: ritengo che sia un qualcosa di limitato nel tempo, si può fareservizio anche senza i tavoli esterni che non sono utilizzabili in quanto via degli Orafi è una delle vie di fuga. Anche in quelle serate il locale resterà aperto e magari ci inventeremo qualcosa di diverso ma siamo pronti".
Saverio Melegari