Maurizio Innocenti
Cronaca

Basket in lutto. È morto il ’Meo’. Oggi il funerale

Sandro Meoni, storico componente degli ’Untouchables’, aveva 61 anni

Basket in lutto. È morto il ’Meo’. Oggi il funerale

Sandro Meoni

Pistoia, 12 dicembre 2024 – Sandro Meoni, il "Meo" se n’è andato com’era nel suo stile: all’improvviso. Lui era fatto così, ci parlavi e come ti giravi un attimo non c’era più ed era capace di farsi rivedere dopo qualche giorno e magari riprendere la conversazione. Sandro Meoni aveva appena compiuto 61 anni e dopo essere sparito per diverso tempo era magicamente ricomparso ritrovando i vecchi amici degli Untouchables, così, all’improvviso appunto, come se niente fosse cambiato e tutto fosse come venticinque anni fa. "Dopo tanti anni si era rifatto vivo – racconta Maurizio Milani uno dei titolari del bar ’Amici Miei’ e anche lui uno storico Untouchables – ci eravamo sentiti sabato alle 15 con la promessa di vederci presto e alle 17 è arrivata la triste notizia".

Sandro si era trasferito a Viareggio dove viveva insieme alla compagna e lavorava in un campeggio come tuttofare ma il legame con Pistoia non si era mai sciolto. Carattere fumantino, ma fondamentale era un buono, una persona di cuore, amava fare gli scherzi, erano una sua specialità. Il Meo ha fatto parte degli Untouchables, il gruppo dei tifosi della Curva che negli anni ‘90 ha fatto la storia del tifo a Pistoia e non solo. Erano gli anni belli del basket pistoiese, quelli delle grandi trasferte di massa, delle serate passate al "Mitico Bar" dove tra una battuta e l’altra nascevano poi quegli striscioni che sono rimasti negli annali e, manco a dirlo, il Meo era tra quelli più attivi perché quando c’era da fare una battuta era sempre in prima linea.

La salma di Sandro Meoni è esposta alla Casa funeraria della Versilia "La Piramide", fino ad oggi alle 15 quando nella Chiesa Sacro Cuore di Lido di Camaiore verrà celebrato il funerale. Saranno sicuramente in molti quelli che vorranno dare l’ultimo saluto al Meo e siamo certi che non mancheranno gli amici di sempre, gli Untouchables. E, allora, prendendo in prestito quello che è sempre stato ed è tutt’ora il loro saluto: "ciao Meo, We Are!".