Marliana (Pistoia), 31 agosto 2023 – Niente acqua santa sui fucili. Troppo il clamore mediatico suscitato dall’iniziativa di don Alessio Biagioni che, in un primo momento, aveva dato appuntamento ai cacciatori e alle loro carabine alla messa di domenica 3 settembre.
"Benedizioni dei fucili al termine della Santa Messa", il messaggio, nero su bianco, scritto sulle locandine affisse per tutta Marliana, paesino di poco più di tremila anime a nord di Montecatini Terme.
Un’iniziativa che non aveva precedenti né a Marliana né tanto meno ad Avaglio, piccolissima frazione collinare di cui don Alessio è parroco dallo scorso fine settembre.
Lo stesso don Alessio si è scusato, con un lungo comunicato, sulla sua pagina Facebook. "Sono rimasto stupito e molto dispiaciuto – afferma il parroco – delle reazioni, talvolta anche espresse con toni violenti, suscitati dall’iniziativa della benedizione. Mi scuso se l’espressione di benedire i fucili possa essere stata equivocata. L’iniziativa voleva essere un momento di preghiera attorno ad un’attività sportiva a cui sono affezionati tanti parrocchiani e tante persone che frequentano il nostro territorio. Mi era sembrato opportuno, evidentemente a torto, di voler concentrare la benedizione su quello strumento per chiedere la protezione del Signore là dove la perizia e la prudenza umana non possono da sole garantire la sicurezza".
Dopo tanto clamore, don Alessio ha scelto di rivedere il programma: niente più fucili da benedire bensì persone, cacciatori e non, da santificare nella messa domenicale. Tutto rientrato nei ranghi? No. Nel messaggio di scuse, don Alessio ha argomentato la propria posizione iniziale.
"La caccia è un sport radicato nel nostro territorio e comporta per sé una cura e una attenzione concreta all’ambiente circostante. Inoltre è già ampiamente e minuziosamente regolata da normative e regionali e nazionali".
Frasi che hanno riacceso nuove polemiche: "Don Alessio Biagioni nel suo comunicato ha definito più volte la caccia uno sport. Una visione antropocentrica dove gli animali sembrano non essere altro che un bersaglio privo di diritto alla vita. É inaccettabile", è uno dei commenti ricorrenti da parte delle associazioni ambientaliste. Qualcuno ne ha addirittura chiesto l’allontanamento dalla parrocchia.
"Crediamo – scrive l’Aidaa, Associazione italiana difesa animali ed ambiente – che sospendere l’iniziativa non basti. Chiediamo al vescovo di rimuovere don Alessio dal suo incarico ministeriale ad Avaglio e di valutare l’ipotesi della sospensione a divinis dello stesso prete almeno fin quando non si ravveda".