REDAZIONE PISTOIA

Benvenuti nel magico mondo di Altan Dalla Pimpa a Cipputi: che incontri

Domani apre i battenti la prima esposizione fumettistica per il circuito Pistoia Musei, dedicata al grande maestro

Benvenuti nel magico mondo di Altan Dalla Pimpa a Cipputi: che incontri

Da una parte il mondo per com’è, brutto, corrotto, pieno di sporcizia morale, invaso dagli scarafaggi; dall’altra il mondo come dovrebbe essere, in un’equazione che restituisce a chi guarda non una lezione, quanto piuttosto una fotografia incontestabile per semplicità e verità: l’educazione, oggi, è qualcosa che andrebbe impartita semmai agli adulti anziché ai bimbi. È un’occasione di vero prestigio per la città la mostra "Altan, Cipputi e la Pimpa. Il mondo com’è… e come dovrebbe essere", prima esposizione fumettistica per il circuito Pistoia Musei che da domani (fino al 30 luglio) apre i battenti a Palazzo Buontalenti, offrendo un viaggio imperdibile tra disegni originali e opere inedite (vedi la serie Kika & Jaime pubblicata in Brasile nel 1974 visibile in Italia per la prima volta) del maestro Altan, celeberrimo padre di personaggi culto quali la cagnolina Pimpa, il militante di sinistra Baschetto, Nando detto il Trucido, l’operaio metalmeccanico comunista Cipputi. C’è davvero tutta la grande famiglia di Altan in questo percorso curato dal guru del fumetto e del cinema d’animazione Luca Raffaelli: le prime vignette dal 1974 in poi dedicate all’attualità uscite su L’Espresso e su Linus e poi su Repubblica e Panorama nelle quali il caustico Cipputi si toglie più di un sassolino dalla scarpa, i feuilleton dedicati a Colombo e Sandokan, l’originalissima striscia sulla creazione del mondo ‘Trino’, manifesto del mondo com’è tra "vulcani, scorpioni, bacilli e cacca".

E poi le donne made in Altan, quelle realizzate per il volume "Nude e crude" dove si scopre una mano diversa, ingentilita, pronta a tracciare quella profondità e intimità introvabili altrove, i feuilleton brevi usciti tra gli Ottanta e i Novanta. Ad arricchire l’allestimento (curato dagli architetti Mari) le sculture in gommapiuma di Pietro Perotti che affascinano e amplificano il messaggio che filtra dalle illustrazioni. Abbandonato il mondo grigio, quello vero, eccoci nel mondo sognato, quello in cui abita la Pimpa e con lei gli animali fantastici e le illustrazioni che impreziosiscono testi di Rodari, Porta e Piumini, Kamillo Kromo e la carovana fantastica e colorata che accompagna tutti questi protagonisti. È in questa parte di mostra che ritroviamo la riproduzione della casa della Pimpa a grandezza dei più piccoli e uno spazio dedicato alle attività per scuole e famiglie che già sono tantissime e che promettono di moltiplicarsi nelle prossime settimane (il dettaglio su pistoiamusei.it).

A fare gli onori di casa in questa bella anteprima ieri la direttrice di Pistoia Musei Monica Preti e il presidente della Fondazione Caript Lorenzo Zogheri che hanno ribadito il grande e corale impegno messo in campo per questa mostra che ancora una volta coinvolge un numero importante di attori di primo livello; assieme a loro Alessandra Pucci per Intesa SanPaolo e Adamo Ascari per Conad Nord Ovest che sostengono il progetto realizzato in partnership con Quipos, Coconino Press-Fandango e Panini Editore. Uomo di poche parole – "il mio lavoro è stare attento", dice lui –, anche Altan con la figlia Kika erano presenti all’anteprima. Altan tra l’altro tornerà a Pistoia anche doman, ore 11.30 a Palazzo de’ Rossi, per presentare l’ultimo uscito per Coconino Press, "Avventure metropolitane", terzo volume antologico delle opere a fumetti dell’artista. "Sì, fu il Brasile il mio big bang creativo – ha detto Altan rispondendo a Raffaelli -. Prima di allora non avevo idea che del mio piacere avrei fatto un lavoro. Poi lì per caso nacque l’incontro con l’agente di Quino. Vide i miei disegni di Kika, diventammo amici. Quella che era una passione divenne ciò con cui mi sarei guadagnato il pane". "Il suo – ha aggiunto Kika riferendosi al padre – è un lavoro che lui svolge in solitaria, perciò non so dire molto di quel che accade quando disegna. Ma di certo ciò in cui si rispecchia il suo carattere a partire dai suoi disegni è la sintesi, assieme alla capacità di troncare seccamente una conversazione".

linda meoni