Al vertice in prefettura c’erano tutti, le massime autorità cittadine. Tranne lui, il diretto interessato, anzi il padrone di casa. "A cui però poi tutti devono bussare per organizzare ogni tipo di intervento". Non ci sta don Massimo, anima e custode della parrocchia di Vicofaro. E non ci stanno i suoi avvocati Elena Baldi e Fausto Malucchi, che hanno ribadito anche ieri la gravità del "mancato invito". "Una esclusione immotivata – spiegano i legali – visto che è stato proprio don Massimo a far ricoverare uno dei suoi ospiti per accertare le sue condizioni di salute e a invitare gli altri a sottoporsi ai necessari esami. Don Massimo è sempre stato a disposizione, e sono stati già 40 i primi test eseguiti. Il parroco di Vicofaro non si è mai sottratto a un controllo. Oltretutto, va sottolineato che non siamo davanti ad un’epidemia, perché non ci sono altri casi conclamati".
"Quello che è accaduto – continuano gli avvocati Malucchi e Baldi – è stata una volontaria esclusione, quando il parroco ha sempre preso parte a tutte le riunioni anche in Regione".
"Qui assistiamo ancora una volta ad un uso strumentale della politica – commenta don Massimo Biancalani – Il contagio di un solo ospite è avvenuto due mesi fa. Si tratta di un ragazzo che ho assistito, fatto ricoverare e segnalato. Perciò nulla di nascosto, anzi. Sono stato io a tutelare il resto della comunità, in quanto si tratta di una persona che era senza fissa dimora. Dunque un giovane che avrebbe continuato a prendere i treni, a spostarsi nelle nostre città. Grazie al mio interessamento, è stato ricoverato e ora viene curato. Per quanto riguarda gli altri ospiti, abbiamo avviato i primi test, e non ci risulta un focolaio, anche se dobbiamo andare avanti. Dovrebbero ringraziarmi, invece vengo messo sotto accusa. Io stesso non sono stato contagiato. Si tratta, è bene chiarirlo, di una malattia con la quale il 70 per cento della popolazione africana è entrata in contatto nella vita. E di casi ce ne sono anche a Pistoia, non solo a Vicofaro. Ora, qualcuno vuole appuntarsi la medaglia di salvatore. Ma è una farsa che divide i buoni dai cattivi, e io non ci sto".
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