Siena, 10 aprile 2015 - Un viaggio su binari d’altri tempi, senza frenesia, per invitare ad un turismo lento ed apprezzare i nostri tesori paesaggistici ed artistici. L’appuntamento è per le 11 di sabato 11 aprile, alla stazione di Siena. A bordo di un treno storico con carrozze degli anni ’20 si incontreranno il Ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, l’AD del Gruppo Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia e il Presidente della Fondazione FS Italiane, Mauro Moretti, per presentare un progetto che il Ministero promuove insieme alla Fondazione FS mirato a valorizzare una parte del patrimonio culturale per lo più sconosciuto al turismo di massa: scoprire un territorio, quello della Val d’Orcia abitualmente percorsa dal Treno Natura, con i suoi incantevoli borghi, parchi, castelli, itinerari inconsueti da raggiungere in treno, da percorrere poi a piedi o in bicicletta, con proposte culturali e artistiche di alto livello.
Il convoglio attraverserà tutta la Val D’Orcia, passerà per Trequanda, la stazione più piccola d’Italia, farà una sosta a Montalcino, fino ad arrivare alla stazione di Monte Antico. Il treno storico è composto da due locomotive diesel tipo D343 degli anni ’60, una carrozza di prima classe a scompartimenti tipo “1921” con sedili in velluto, due carrozze “Centoporte” con sedili in legno, una carrozza per pendolari del 1950 tipo “Corbellini”, una carrozza presidenziale “Grillo” con sala e tavolo riunioni, una carrozza ex-postale 1936, attrezzata a bar/buffet, una carrozza “Centoporte” adibita a salone, con tavoli e sedie.
La locomotiva D343.2026 è abitualmente custodita a Pistoia. Gli altri pezzi sono arrivati in questi giorni dalla Squadra Rialzo di Milano Centrale nel Deposito Rotabili Storici di Pistoia, dove il treno è stato composto per poi partire alla volta di Siena. La conduzione del treno è affidata all’equipe pistoiese della Fondazione FS. I treni storici della Fondazione FS, disseminati in diversi siti italiani, ma restaurati e revisionati nel Deposito pistoiese, consentono di viaggiare, come in passato, alla scoperta dei tesori nascosti della provincia italiana. La Ferrovia della Val d’Orcia è una delle quattro linee che la Fondazione gestisce e valorizza, nell’ambito del progetto «Binari senza tempo».
Chiara Caselli