
Chi immaginava un ’bici boom’ si dovrà ricredere. Il bonus? Bello, ma soltanto sulla carta. Perché sulla carta, ancora è rimasto. Così, intanto, i biciclettai si trovano sempre più in imbarazzo a rispondere ai clienti i cui acquisti, sono fortemente rallentati rispetto ai primi giorni di ritrovata libertà dopo la quarantena. Come spiega Silvia Frosini di Biciclettaio 2.0 di via Pacinotti il bonus bici avrebbe dovuto essere già stato attivato da tempo ma ancora, così, non è stato. "Il problema – specifica – è che non sappiamo altro e quindi non siamo in grado di fornire indicazioni ai potenziali clienti. Parlavano del 15 luglio...ma la data è già passata". Anche per il mancato effetto del bonus bici, il livello degli acquisti si è assestato su punti più bassi rispetto a quelli previsti durante e dopo la quarantena quando, per alcune settimane, si parlava spesso di forma fisica da mantenere con l’esercizio, aria pulita nelle città e mezzi non inquinanti. I buoni propositi, come sempre, hanno avuto vita breve. "La gente entra in negozio e chiede – dice ancora Frosini – ma non più quanto prima. D’altra parte, quando si informano sul bonus bici noi non sappiamo bene che informazioni fornire. Alcune persone acquistano subito a prescindere dai bonus altre, però, preferiscono rinviare l’acquisto". Il punto è adesso capire se e quando il bonus diventerà legge. Sulla carta, il ’bonus bici’ corrisponde perfettamente ai requisiti richiesti dalle persone: rimborsabile fino al 60% su una spesa fino a 840 euro, sopra di essa il bonus diventa fisso a 500 euro. Nella proposta avrebbe potuto essere utilizzato per l’acquisto di biciclette, monopattini, Segway e hoverboard. Il problema è che la piattaforma web prevista dal Ministero dell’Ambiente per inserire i requisiti richiesti, non è ancora stata attivata. La Fase 2 dell’operazione, in teoria, prevede invece che siano i commercianti ad applicare lo sconto diretto del 40% sul mezzo acquistato sulla base di un buono spesa digitale da scaricare su un’applicazione web. Tale piattaforma dovrebbe essere operativa entro sessanta giorni quindi si presume intorno alla metà di giugno. Il punto è che stiamo parlando di teorie.
Ma al netto del bonus, nel post quarantena emergono altri problemi. Lo spiega Andrea Panconi di Cicli Panconi di via Vittorio Veneto. "Durante il lockdown la produzione di pezzi delle bici si è fermata e quindi adesso ci sono meno articoli sul mercato. I magazzini, di conseguenza, sono stati svuotati. Per quanto riguarda il bonus che ancora non c’è – conclude – noi intanto facciamo la fattura: sarà poi il cliente a metterla nel portale quando sarà attivato".
r.p.