Quella sera si erano incontrati nel parco di Monteoliveto. Due gruppi di ragazzi poco più che maggiorenni, alcuni di loro già si conoscevano. Le prime scaramucce erano scaturite da battute nate per futili motivi, richieste di sigarette o poco altro. Da lì i toni si erano alzati e si era arrivati alle minacce. Un gruppo, composto da quattro ragazzi, tutti pistoiesi e tre dei quali maggiorenni, si sarebbe accanito contro altrettanti coetanei: e lì si sarebbe passati dalle parole ai fatti, tra spintoni e cazzotti. E da Monteoliveto, le due fazioni si sarebbero spostate per le vie del centro, tra via Buozzi e via Abbi Pazienza, dove sarebbero fioccate anche minacce e botte. La peggio l’avrebbero avuta cinque ragazzi del secondo gruppo. Uno di loro avrebbe denunciato poi di aver subito, oltre alle botte, anche una rapina: in particolare, quando i due gruppi si erano già sciolti, il ragazzino sarebbe rimasto solo con uno del branco, maggiorenne, che lo avrebbe minacciato per avere cinque euro. Soldi che il ragazzo avrebbe subito consegnato, per evitare il peggio. L’episodio risale al 25 febbraio del 2021. Sul caso erano subito scattate le indagini della polizia, dirette dal sostituto procuratore Linda Gambassi.
Per uno dei quattro ragazzi finiti nei guai, il procedimento si svolge a Firenze, presso il Tribunale dei Minori, in quanto all’epoca dei fatti era minorenne. Per gli altri, tutti maggiorenni, ieri mattina si è svolta un nuova udienza davanti al giudice per le udienze preliminari Luca Gaspari. I ragazzi sono difesi dagli avvocati Lorenzo Cerri, Alessandro Fagni e Paola Citi del foro di Pistoia. Per il ragazzo accusato di rapina, il difensore ha richiesto la riqualificazione del reato, dal momento che durante gli interrogatori resi, non erano emerse prove che potessero confermare quella ricostruzione e quindi anche per lui sono rimaste le accuse di minacce e percosse. Tutti i legali hanno perciò richiesto che fosse disposta la pena della messa alla prova. Il giudice Luca Gaspari ha disposto la sospensione del procedimento per i tre e ragazzi, e deciso la "map" (la messa alla prova), riservandosi la decisione della durata del periodo stabilito nella prossima udienza che si svolgerà il 6 di giugno.
Ancora un episodio di violenza in centro città e nelle zone dove spesso i gruppi di adolescenti si incontrano, tra piazza San Francesco e le vie del centro storico, zone calde per la movida e nelle quali le famiglie chiedono che siano svolti più controlli.
M.V.