GABRIELE ACERBONI
Cronaca

L'appello del Boxing Club: "Direttive certe su come ripartire"

Michelozzi e Mottola: "Mancano norme chiare e certe, impossibile programmare la stagione sportiva e agonistica"

Giulia Michelozzi e Luca Mottola

Pistoia, 7 maggio 2020 - “Ci siamo anche noi, qualcuno ci dia delle direttive certe”. È la richiesta del Boxing club Pistoia, che prova a farsi sentire con la voce di coach Mottola affinché qualcuno si interessi anche agli sport meno naziolnalpopolari e alle realtà sportive più piccole. Quel “noi” rappresenta non solo la dirigenza della palestra di pugilato cittadina, ma un mondo fatto di atleti agonisti, non professionisti, e di un vibrante settore giovanile e amatoriale. Il Boxing Club Pistoia, con la determinazione e la dedizione della presidente Giulia Michelozzi e il coach Luca Mottola, è diventata dal 2016 la casa cittadina della nobile arte ed è l’unica in città affiliata alla Federazione Pugilistica Italiana. Al suo attivo al momento ha circa 60 tesserati, che dal 6 marzo sono senza certezze sul loro futuro. Visto l’amore ed il rispetto per i propri atleti, il coach aveva deciso di sospendere l’attività ancora prima che fosse emanato il famoso decreto. La decisione fu presa appunto per tutelare al massimo la salute dei molti atleti che giornalmente con borsone in spalla, varcano la soglia, pronti a sacco, corde e quadrato.

Ma adesso, dopo quasi due mesi di chiusura, la situazione si sta facendo insostenibile sotto più punti di vista. L’incertezza maggiore deriva dalla mancanza di norme chiare che la federazione non ha ancora fatto pervenire agli affiliati, specialmente per quel che riguarda le piccole realtà. Nello specifico, ad esempio, la palestra cittadina ha una superficie di circa 100 mq, che se fino a prima dell'emergenza sanitaria potevano agevolmente ospitare un discreto numero di atleti, al momento non è dato sapere se questo sarà possibile in futuro. “Ci sono state fornite delle linee guida dal coni, che però non ci specificano se e come adeguare gli spazi che abbiamo per il dopo emergenza - denuncia la presidente Michelozzi -. Questo rende impossibile programmare una possibile stagione sportiva e agonistica per i periodi a venire. Inoltre non è stato preso in considerazione almeno al momento il settore amatoriale e giovanile”.

Collegati al corretto funzionamento della palestra ci sono le affiliazioni alle varie federazioni o enti e il mantenimento delle qualifiche. “Se malauguratamente dovesse verificarsi che il nostro impianto sportivo risulterà inadeguato, nell’attesa che la situazione si normalizzi, potremo tenere attiva l’associazione e con questa i vari titoli dei vari tecnici che abbiamo acquisito?” Sono degli interrogativi che assillano coach Mottola “gli anni di fatica e di esperienza saranno gettati al vento? Ed i costi per i continui corsi di formazione ed aggiornamento da chi saranno ripagati visto che l’impossibilità di proseguire potrebbe non dipende certo da noi?”. Il Boxing Club Pistoia comunque non si è fermato e non ha abbandonato i suoi tesserati continuando ad allenarli a distanza via social, ma chiede a gran voce delle risposte e delle certezze per tornare a svolgere la loro attività, e che le amministrazioni pubbliche e la federazione le diano la possibilità e l’aiuto necessario per permettere al più presto agli atleti di riprendere gli allenamenti insieme ed in sicurezza.