Martina Vacca
Cronaca

Brucia il condizionatore, marito e moglie intossicati

Un abbassamento di corrente potrebbe aver prodotto il cortocircuito che ha fatto bruciare il condizionatore. Il fumo ha invaso l’appartamento di via Erbosa

Vigile del fuoco in azione (Foto Castellani)

Pistoia, 15 settembre 2015 - SONO STATI SVEGLIATI, nel cuore della notte, dall’odore acre del fumo che veniva dal salotto del loro appartamento. Quello stesso fumo che avrebbe potuto stordirli, impedendo loro di chiedere aiuto. È stato questo a salvare marito e moglie da un’intossicazione nel sonno, dovuta all’incendio che si era sviluppato da uno dei condizionatori della casa. L’allarme è scattato la notte tra domenica e lunedì in via Erbosa. La coppia è riuscita a chiamare i vigili del fuco che sono intervenuti intorno alle 4,30 con una squadra di cinque uomini, protetti da autorespiraori.

L’INCENDIO è stato spento immediatamente, utilizzando un estintore, ma i pompieri hanno lavorato due ore per liberare l’appartamento dal fumo che aveva invaso tutte le stanze. Sembra che all’origine delle fiamme ci sia stato un cortocircuito: probabilmente durante il temporale di domenica notte, c’è stato un abbassamento di corrente che ha innescato il cortocircuito all’impianto di condizionamento dell’aria, e una delle macchine ha preso fuoco.    IL FUMO spigionato dalla plastica che bruciava ha prodotto una leggera intossicazione ai padroni di casa, che sono stati soccorsi da un’ambulanza del 118 e portati al Pronto Soccorso di Pistoia, per accertamenti. Quando sono arrivati sul posto, i sanitari hanno visitato marito e moglie, che sono sempre rimasti coscienti. Fortunatamente l’odore intenso della plastica bruciata ha svegliato i proprietari dal sonno: il rischio per loro sarebbe stato quello di intossicarsi, senza nemmeno svegliarsi, e quindi senza avere la possibilità di chiedere aiuto, come spesso accade in presenza di monossido di carbonio, la sostanza sprigionata dai bracieri.