Incendio nella tarda serata di domenica 15 settembre in via Larga, nel punto adiacente all’edificio dell’impianto di depurazione del Consiag. A bruciare, intorno alle ore 22, una notevole quantità di sacchi neri abbandonati abusivamente, colmi di scarti tessili. Accanto a questi la carcassa di un furgone parcheggiato che a quanto pare ha preso fuoco per le fiamme che si sono propagate dal rogo. Attualmente l’area dei resti dell’incendio è delimitata con un nastro bianco e rosso ed è sotto sequestro per le indagini che possano chiarire cause e responsabilità. Quella discarica abusiva era già stata segnalata il 9 agosto scorso dai volontari di Legambiente Quarrata, quando il tecnico di Alia Paola Puccinelli si era occupata personalmente del territorio quarratino.
"In agosto durante un sopralluogo avevamo visto quella montagna di rifiuti che a un conteggio approssimativo arrivava a una trentina di sacchi neri, numero che poi è salito nel corso di un mese – ha spiegato il presidente di Legambiente Quarrata Daniele Manetti – non sappiamo se ad appiccare il fuoco sia stato un semplice cittadino o gli stessi che hanno portato abusivamente i sacchi in via Larga". Le fiamme oltre al furgone hanno invaso anche in parte l’edificio che, stando alla targa posta sul cancello dovrebbe essere la sede di un impianto di depurazione di Consiag. Proprio lì davanti in estate i volontari di Legambiente Quarrata avevano fatto una serie di fotografie per documentare e segnalare l’ammasso di sacchi neri abbandonati. "Alla luce di questo nuovo misfatto chiediamo una riunione urgente con i tecnici di Alia e con quelli dell’amministrazione comunale di Quarrata - ha ribadito Daniele Manetti - E’ doveroso ricordare ancora una volta che dopo che sarà stata eseguita la pulizia ed eventualmente saranno arrivate a conclusione le indagini, il Comune dovrà prendere seri provvedimenti rafforzando i controlli e incrementando l’organico dei vigili urbani, e aumentando le telecamere". Un evento, quello di domenica sera, che a livello ambientale comporta degli strascichi: "Sicuramente nell’aria per l’incendio di materiale tessile e plastica sono finite sostanze tossiche – ha concluso Manetti -. E’ da valutare se è stato appiccato il fuoco per non far risalire a chi ha abbandonato i sacchi".
Daniela Gori