
Già vice-direttore, ha coadiuvato l’uscente Riccardo Bruzzani "Marketing associativo e tecnologia per interagire con i soci".
Ottimizzare ancora la struttura organizzativa. Anche nel rapporto fra servizi e associati che può aggiungere efficacia all’azione sul territorio. Questi sono solo alcuni punti chiave del programma del nuovo direttore di Confesercenti Pistoia. La presidenza, che si è riunita martedì, ha eletto Stefano Giachetti nuovo direttore dell’associazione provinciale. Giachetti aveva già ricoperto in Confesercenti il ruolo di vice-direttore, coadiuvando il direttore uscente Riccardo Bruzzani nel corso degli ultimi anni.
Il neodirettore – spiega una nota – nel suo discorso di insediamento, ha voluto ringraziare innanzitutto il presidente Pierluigi Lorenzini, i membri della presidenza e i colleghi interni "per la fiducia riposta, nella consapevolezza che la “governance” di Confesercenti Pistoia sarà esercitata insieme a persone di grande pregio, di riconosciuto rigore morale e professionalità, e verso le quali è riposta la massima stima".
Un ringraziamento inoltre è andato al presidente e al direttore regionali Nico Gronchi e Massimo Biagioni e al responsabile area commercio Gianluca Naldoni "per la presenza e la vicinanza dimostrata in più occasioni". Giachetti ha espresso infine un ringraziamento speciale per il direttore uscente Riccardo Bruzzani, "per l’operato svolto in tanti anni, che ha portato crescita e consolidamento al sistema di Confesercenti" e per averlo accompagnato e fatto crescere con attaccamento e affidabilità nel suo percorso in associazione. "In tutti questi anni mi ha trasmesso, attraverso un confronto giornaliero – ha detto –, sempre sicurezza, disponibilità, dignità e serenità", ha concluso Giachetti, che ha poi elencato alcune linee di indirizzo strategiche a breve termine da mettere in campo con l’associazione: appunto efficientamento e ottimizzazione della struttura organizzativa; organizzazione del rapporto tra attività di rappresentanza e servizi agli associati; ma anche spinta al confronto con le istituzioni e ancor più con i soci; e una ulteriore valorizzazione del marketing associativo e tecnologia per interagire e comunicare con gli associati e le categorie rappresentate.