
Pietro De Caria, a capo del circolo Pd Pistoia centro ha rassegnato le sue dimissioni. Lo ha annunciato lo stesso esponente politico sui social pubblicando la lettera inviata ai segretari di partito. Le motivazioni? Ovviamente la recente tornata elettorale e i risultati ottenuti a Pistoia dal Partito democratico nonché le parole del segretario nazionale Enrico Letta. "Di fatto il mio ruolo all’interno del partito non può essere più interpretato come tale, come del resto quello di qualsiasi segretario di circolo sul territorio nazionale, comunale, provinciale e regionale – dice De Caria –. La lettera del segretario ci rende tutti dimissionari, chiamati però ad accompagnare con rigore e serietà questo passaggio fondamentale che ovviamente dovrà essere gestito insieme alla nostra comunità tutta per poi ripartire su basi rinnovate".
Per questo, a livello locale, per lui è necessario giocare d’anticipo: "Invito tutti i segretari a dismettere i panni di dirigenti e farsi arbitri e custodi di ciò che prenderà vita nelle prossime settimane, a partire dalla prossima assemblea convocata l’11 ottobre e lasciare che si liberino energie e proposte, lasciare porte aperte e spalancare i portoni rimasti per troppo tempo chiusi, soprattutto verso sinistra. La mia segreteria cesserà alla fine di questo percorso che dovrà necessariamente rinnovarci fino in fondo". "Con tutta sincerità quello che scrive De Caria è apprezzabile come valore testimoniale, agli effetti pratici in realtà è una cosa scontata – dice Luciano Mazzieri del circolo Bonelle chiamato in causa nella lettera di De Caria –. Il percorso congressuale porterà certamente alla messa in discussione di tutte le cariche. A fine congresso tutti saranno dimissionari, ma ora dobbiamo restare per portare i circoli al congresso".
Anche il segretario comunale e quello provinciale del Pd, rispettivamente Walter Tripi e Pier Luigi Galligani si stanno preparando a questa fase di rinnovamento. "Siamo tutti a disposizione del percorso di rifondazione: il ruolo degli attuali dirigenti non può che essere quello di facilitarlo, sostenerlo e renderlo aperto – dice Tripi –. Peraltro, è proprio ciò che avevo proposto all’assemblea del partito locale all’indomani delle amministrative. Abbiamo già convocato l’assemblea nella quale stabiliremo tutti insieme il metodo: è certo che dovrà essere coinvolgente e aperto, e il ruolo dei singoli oggi ha senso solo in una nuova storia collettiva". "Starà al segretario dell’unione comunale verificare se accettare o meno le dimissioni di De Caria – aggiunge Galligani –. Noi in vista del Congresso abbiamo delle tappe previste dallo Statuto ben precise e seguiamo il percorso previsto".
Michela Monti