REDAZIONE PISTOIA

Caro-energia, sposarsi in Comune ora costa di più

Prezzi in aumento per la Sala Maggiore con punte anche oltre il 35 per cento. Al convento di Giaccherino quota fissa a 900 euro

Già dal mese di dicembre, quando nelle stanze di Palazzo di Giano si è iniziato a pianificare nei dettagli il bilancio di previsione del Comune, si è capito quanto sarebbe stato pesante l’impatto del caro-bollette sulle casse comunali con cifre che sono andate ben al di sopra dei due milioni di euro. Del resto, ciò che succede dentro qualsiasi famiglia, si ripercuote con rincari esponenziali per uffici e spazi molto grandi da illuminare e scaldare. Numeri di spessore che devono essere equilibrati da nuovi introiti per far quadrare i conti. Fra questi, secondo quanto discusso nelle ultime due sedute della commissione consiliare di bilancio presieduta da Fabio Raso (Ale Tomasi Sindaco), anche la necessità di ritoccare verso l’alto le tariffe per… sposarsi.

Già, perché conti alla mano, il costo per poter allestire una cerimonia civile non è di poco conto fra personale e aumenti delle bollette di luce e gas. Ricordiamo che, per chi si vuole sposare in Comune, le location previste sono l’ufficio dello Stato civile, sala del Gonfalone, Sala Maggiore, Villa Puccini di Scornio ed il convento di Giaccherino, indubbiamente il luogo più suggestivo (ed anche il più caro). "Il servizio proposto durante le cerimonie è comunque articolato ed è stata proposta una revisione complessiva dei costi delle sale – commenta l’assessora comunale al bilancio, Margherita Semplici – sappiamo bene che le maggiori richieste arrivano per il weekend e, di conseguenza, sono necessarie spese di straordinario per i dipendenti e l’impegno dell’ufficio dello Stato civile, unitamente all’aumento dei costi energetici e di riscaldamento. Rispetto ad una prima linea intrapresa dalla Giunta, si è ritenuto di lasciare la gratuità delle cerimonie da svolgere all’interno dell’ufficio stesso, ovviamente durante l’orario di servizio. Infine, è stato tolto lo scaglione del sabato pomeriggio che abbiamo ritenuto già ampiamento coperto dalla tariffa presente per il weekend".

Nello specifico, se da un lato si spenderà qualcosa di meno a Villa Puccini (fino ad un -9% coi 300 euro della cerimonia nei giorni festivi), le tariffe crescono in Sala Maggiore con punte che arrivano anche ad oltre il 35% durante la settimana mentre a Giaccherino il prezzo viene equiparato in qualsiasi giorno a 900 euro necessari per dire il fatidico "sì". L’unica location che non vede salire le tariffe è la sala del Gonfalone che ha un costo di 50 euro durante la settimana e di 130 nei weekend (oltre al deposito cauzionale di 250 euro). Dopo la linea intrapresa in commissione, ovviamente il tutto dovrà passare al vaglio del consiglio comunale per la definitiva approvazione.

red.pt.