Leonardo
Biagiotti
La speculazione è un avversario subdolo, senza volto, e per questo nessuno deve essere lasciato solo. Il periodo elettorale dovrebbe spingere tutti, se ce ne fosse bisogno,
a mettere il caro energia al primo posto del programma da realizzare a Roma e in Europa. Anche in provincia
la situazione è seria, perché nessuno è immune dall’inflazione quando va a fare la spesa e perché anche qui ci sono aziende energivore che rischiano il razionamento. Uno spettro che non deve far paura soltanto nel distretto tessile di Prato, ma anche sul territorio. Un rallentamento della produzione oltre i confini provinciali, infatti, potrebbe avere ripercussioni terribili sull’occupazione pistoiese.
Nel frattempo si stanno moltiplicando le storie di imprenditori disperati che devono pagare quattro, cinque volte di più dell’anno scorso soltanto di energia elettrica. Molti rischiano di non farcela e siccome sono mesi che la situazione è questa, qualcuno purtroppo potrebbe anche scoprire di avere ragione. Non deve accadere, perché davvero a causa di queste bollette pazze rischia di saltare la tenuta sociale. Dopo la pandemia, l’inflazione incontrollata
è troppo. Bene fanno i commercianti ad esporre
le bollette alle vetrine. A Roma allunghino lo sguardo.