PISTOIA
Non solo un rinnovamento nel senso più comune della parola, ma una vera e propria risignificazione e attualizzazione di un documento che, pur avendo nemmeno vent’anni di età, deve già essere modificato per rispondere alle esigenze del mondo contemporaneo. Nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale è stata presentata la "nuova" Carta dei servizi educativi del Comune di Pistoia, uno strumento di comunicazione e di informazione nato nel 2005 dalla collaborazione tra genitori, educatori, insegnanti, asili nido e scuole dell’infanzia del territorio.
Si tratta di un documento che ha come scopo quello di coinvolgere gli utenti reali e potenziali in una partecipazione tesa allo sviluppo futuro del servizio. L’obiettivo della Carta è quello di rafforzare il dialogo tra cittadini e governo comunale nell’ottica di apportare benefici che possano migliorare il percorso di crescita di tutti i bambini. Una partecipazione che dunque vede i genitori come soggetti attivi e responsabili, oltre che protagonisti di un vero e proprio progetto di vita.
"Una risignificazione era indispensabile – ha sottolineato la dirigente del servizio Federica Taddei – per includere le nuove esigenze che presentano sia le famiglie che la società nella propria interezza. Con le modifiche che abbiamo apportato si è voluto rendere ancora più centrale il ruolo dei genitori come figure fondamentali per far germogliare nei più giovani il concetto di cittadinanza".
Ad aprire gli interventi sono stati il primo cittadino Alessandro Tomasi e l’assessore all’educazione Benedetta Menichelli, i quali hanno sottolineato l’investimento di risorse da parte del Comune di Pistoia nella costruzione di una rete di interventi e di opportunità per l’infanzia. Alla realizzazione di questo documento hanno preso parte insegnanti, genitori, responsabili del coordinamento pedagogico ed esperti. La Carta si conferma quindi come un’occasione in più per coltivare vicinanza e affezione come idee vincenti, che ricostruiscono relazioni di fiducia tra famiglie e istituzioni pubbliche in un’ottica di continuità tra i diversi ambienti che il bambino incontra.
"Questo percorso nasce da una profonda riflessione e dall’osservazione, ma anche dalla reciprocità – ha affermato Michele Mannelli, pedagogista formatore –. L’educatore apprende e impara costantemente dal rapporto coi bambini ed è su questo filo conduttore che abbiamo sviluppato i nuovi punti del documento". Tra i nuovi temi inseriti nella Carta hanno trovato uno spazio importante quelli legati alla natura e alla tecnologia, come confermato dalla pedagogista Romina Nesti: "In un momento storico in cui si sta parlando del divieto d’utilizzo del cellulare fino alla scuola media, è ancora più importante interrogarsi sul rapporto che dobbiamo avere con la tecnologia. Credo che sia importante, per noi educatori, mettersi nei panni dei bambini e cambiare il nostro rapporto con la tecnologia".
Michele Flori