REDAZIONE PISTOIA

Carta etica dello sport al femminile: inclusione e parità di genere a Monsummano

La Carta etica dello sport al femminile promossa dal Soroptimist club Pistoia Montecatini è stata approvata a Monsummano, promuovendo inclusione e parità di genere.

Elisa Potenti presidente. del Soroptimist club Pistoia Montecatini, che ha promosso l’iniziativa

Elisa Potenti presidente. del Soroptimist club Pistoia Montecatini, che ha promosso l’iniziativa

Lo sport aperto a tutti c’è sempre stato, ma da oggi l’inclusione nelle varie discipline è anche ufficializzata dalla Carta etica dello sport al femminile, che il Soroptimist club Pistoia Montecatini sta ponendo all’attenzione dei vari Comuni. La firma del documento è arrivata anche a Monsummano dove la giunta De Caro l’ha già approvata.

Secondo quanto emerso dagli atti "Per la città di Monsummano Terme il settore dello sport, costituisce un fondamentale strumento di integrazione sociale, di promozione alla parità di genere, della salute, del benessere psicofisico e del processo educativo complessivo della persona. Lo sport è riconosciuto importante veicolo per favorire la prevenzione di fenomeni discriminatori di qualsiasi tipo, diffondendo una cultura di opportunità uguali per tutte le persone dove è praticata la competizione leale".

L’impegno del Soroptimist dunque in collaborazione con L’Associazione Nazionale Atlete Assist, è caduto a proposito nell’ambito del progetto nazionale "Donne e sport", promuovendo la "Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport", definita anche "Carta etica dello sport femminile". Stando agli atti, la Carta "nasce per la tutela dei diritti delle atlete e ha fra i suoi obiettivi, la sensibilizzazione sui temi riguardanti le pari opportunità e i diritti nello sport, l’utilizzo di un linguaggio di genere inclusivo, la promozione della cultura sportiva in generale, il contrasto a molestie e abusi nell’ambito sportivo, promuovendo percorsi culturali e formativi volti ad una maggiore inclusione".

In particolare nella Carta è sancito che il Comune garantisca "la presenza sul proprio territorio di strutture e spazi idonei dove si possa esercitare attività sportiva e ha cura di favorire il loro utilizzo da parte di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, adulte e adulti".

Tra i vari impegni l’Ente istituisce un tavolo di lavoro permanente, tramite protocollo d’intesa con la rete dei centri antiviolenza, con i responsabili contro abusi, violenze e discriminazioni delle associazioni e società sportive e monitora la presenza sul proprio territorio di specifici fenomeni di ostacolo al sano svolgimento della pratica sportiva da parte di bambine e ragazze e valuta i risultati conseguiti dall’applicazione della Carta.