Pistoia, 9 luglio 2024 – “Non ci sono agenzie e controlli che tutelino davvero i cittadini da situazioni come quella che io ho vissuto. L’unica possibilità è di fare affitti turistici, o di tenere chiuse le nostre case". Lo dice senza troppi giri di parole la donna di Pistoia che ha dovuto sostenere una lunga battaglia legale per riavere la propria casa. La famiglia con la quale aveva stipulato il contratto aveva ‘subaffittato’ l’appartamento a dei parenti con figli che non pagavano il canone e rifiutavano di andarsene.
La vicenda è andata avanti per diversi mesi. Nell’autunno del 2023, al termine dell’accordo che aveva sottoscritto, la donna ha chiesto ai suoi inquilini la riconsegna delle chiavi. Non solo gliel’hanno negata, ma in quel momento ha anche appreso che la casa era stata occupata da una famiglia diversa.
Anche per questo motivo, non ha mai riscosso il pagamento dell’affitto nei mesi a seguire. "Il nuovo inquilino mi ha spiegato che aveva bisogno di tempo per sistemare la sua nuova casa e mi chiedeva di pazientare – racconta la signora – ma ad ogni mese rimandava la consegna delle chiavi, né mi ha mai pagato l’affitto". Alla fine, a gennaio scorso, la proprietaria decide di rivolgersi ad un legale, l’avvocato Ezio Menichi, ed inizia l’iter in Tribunale: poco dopo arriva un decreto ingiuntivo perché la casa sia liberata. "Ci sono voluti altri cinque mesi e cinque accessi con gli ufficiali giudiziari – spiega la signora – per riavere la mia casa".
Da lì lo sfogo: “I proprietari non sono tutelati. Se è così, tanto vale tenere le case chiuse o fare affitti turistici”