
"Qualità, serietà, continuità". Con queste parole di Guido De Filippo assicura che saranno mantenute le caratteristiche della storica azienda "Roberto Catinari-arte del cioccolato", un’eccellenza aglianese conosciuta a livello internazionale che è stata rilevata dal giovane imprenditore di Cascina (Pisa). E se qualcuno ancora non conosce le delizie di Catinari potrà apprezzarle nell’evento in programma a San Rossore fino a domenica 23, nell’ambito della manifestazione "Endurance world championship" che richiama appassionati di sport equestre da varie parti del mondo. "E’ il primo evento che faccio dopo avere rilevato l’azienda di Catinari e per l’occasione promuoveremo i nostri prodotti, anche con un piccolo omaggio di cioccolatini", spiega De Filippo.
Roberto Catinari, re del cioccolato, a quasi 84 anni ha deciso di lasciare la gestione dell’azienda, ma lui ancora non si stacca completamente dal suo adorato laboratorio, la sua creatura nata nel 1982 ad Agliana.
"Roberto viene in laboratorio per darci direttive e consigli – spiega il nuovo amministratore unico dell’azienda –. Mi affido a Roberto e alla capacità dei dipendenti, sono otto e hanno maturato da Catinari un’esperienza che va dai dieci ai trent’anni". Guido De Filippo (foto a sinistra) è di una famiglia di Cascina che ha un’azienda di macchine di distribuzione automatica e gestisce anche due bar all’interno dell’aeroporto di Pisa. Guido ha 29 anni e lavora nella ditta di famiglia (la Produco) con il fratello Francesco e il padre Franco, ma quando ha saputo che Catinari stava per cedere l’attività ha deciso di lanciarsi in questa nuova avventura.
"Seguo ancora l’attività di famiglia, ma questa è una scelta di diversificazione del lavoro – spiega –. Il mondo è cambiato, i progetti vanno rivisti continuamente. Ho incontrato Catinari e ci siamo piaciuti a vicenda. La qualità e l’artigianalità di Roberto restano, lui è ancora il punto di riferimento. L’obiettivo è la continuità, il mantenimento di questa eccellenza ad Agliana". Sicuramente un sollievo per i clienti che continueranno a trovare lo stesso prodotto e la stessa eccellente qualità. Molto soddisfatto il sindaco di Agliana, Luca Benesperi: "Agliana e Catinari – dice il primo cittadino – sono ormai un binomio e Catinari ha portato il nome di Agliana nel mondo. Mi fa molto piacere che l’attività venga portata avanti da un giovane imprenditore che ha deciso di investire in questo prestigioso marchio. Oltretutto manterrà ad Agliana questa eccellenza". Anche i dipendenti resterano tutti.
Il legame di Roberto Catinari con Agliana si manifestò il giorno della sua nascita, 29 giugno 1937. Venne alla luce a Bardalone, sulla montagna pistoiese, nel giorno in cui ad Agliana è festa patronale. Fu lui stesso a rivelarlo tanti anni fa, come profetica coincidenza. A 17 anni Catinari andò in Svizzera in cerca di lavoro: prima in un ristorante, poi in una pasticceria cioccolateria. "Inizialmente come lavapentole e ragazzo di bottega", aveva raccontato a La Nazione. Passò al reparto pasticceria, poi al forno e infine alla cioccolateria, ma solo per pulire i locali e le macchine. Maturò così la sua passione per il "cibo degli Dei" ed arrivò a essere caporeparto. Tornò a Bardalone nel 1974, quando era già esperto nell’arte del cioccolato e aveva vinto a Zurigo, l’anno precedente, una medaglia d’oro in un concorso di settore. A Bardalone iniziò l’attività in proprio, in una piccola stanza con tanta esperienza ma pochi mezzi. Una ventina di varietà di cioccolatini che promuoveva lui stesso, girando con una valigia del delizioso campionario in tutta la Montagna, a Pistoia, nell’area fiorentina e nel Chianti. Aveva rivisto le ricette svizzere adeguandole al gusto degli italiani. Aprì lo storico negozio sulla vecchia Pratese ad Agliana, per le festività natalizie del 1982. Negli anni è arrivato a farsi conoscere in Europa, America, Giappone, Cina, a produrre oltre cento varietà di cioccolatini, uova pasquali che sono vere opere d’arte, schiacciate di cioccolato e tante altre delizie per il palato. Che potremo continuare a gustare.
Piera Salvi