MAURIZIO INNOCENTI
Cronaca

C’è il caso Okorn: "Non mi sento a mio agio"

Gasper Okorn dice e non dice nel post-partita. Fa capire ma non più di tanto. Giusto, è un professionista e...

Gasper Okorn dice e non dice nel post-partita. Fa capire ma non più di tanto. Giusto, è un professionista e pur avendo una gran voglia di lasciare andare i pensieri e le parole sa che il suo ruolo impone un certo comportamento. "Una prestazione da dividere in due parti – inizia Okorn –. I primi 30 minuti sono andati come avevo pensato, poi dal 30’ al 35’ c’è stato il break cruciale di 19-8 che ha deciso la partita. Loro hanno preso 44 rimbalzi e noi 27, hanno avuto 20 punti da secondi tiri". Un’analisi che serve al tecnico biancorosso per far calare un po’ la tensione, ma che non evita certe domande che sono obbligatorie. La prima non può che riguardare i minutaggi in modo particolare quello di Maverick Rowan: 37 minuti in campo, più di chiunque altro. "I minutaggi di questa partita dovevano essere quelli che per me dovevano essere – spiega Okorn –. I 37 minuti di Rowan sono stati una mia decisione, il motivo della decisione ve lo lascio immaginare. E qui mi taccio, non aggiungo altro. Per quanto riguarda gli altri, Christon, Kemp, Silins e Forrest devono giocare tanto perché abbiamo troppi buchi e non c’è un piano B a cui appoggiarsi".

Pistoia, magari, potrebbe appoggiarsi ad un ricorso al mercato, ma anche su questo punto coach Okorn è molto chiaro. "Se parliamo di mercato – afferma il tecnico biancorosso – so cosa si dovrebbe fare, ma non è possibile farlo. Verrà il momento in cui potremo parlare più chiaramente, ma questo non è il momento. C’è troppa tensione. Pensiamo a battere Scafati e poi vedremo cosa accadrà nella sosta. I giocatori hanno combattuto, ma non è bastato".

Un Okorn che dà la sensazione di non sentirsi a proprio agio anche perché il problema sembra essere più extra campo che tecnico. La presenza ingombrante del presidente Rowan non aiuta a lavorare bene come non ha aiutato gli altri prima di Okorn. "No, non mi sento a mio agio – dice Okorn –, ringrazio lo staff che sta intorno a me e mi aiuta ma non mi sento a mio agio. Per il resto: no comment".

Maurizio Innocenti