Un percorso iniziato nelle scorse settimane che rappresenta un segnale importante di inclusione e di formazione verso una professione per coloro che arrivano in Italia in cerca di fortuna e non hanno niente in mano. Con la consegna degli attestati, si è concluso il corso di formazione in edilizia per migranti organizzato da Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Toscana Nord, ramo operativo del mondo del mattone all’interno di Confindustria, assieme alle organizzazioni sindacali di settore come Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil e con la presenza fattiva di quattro cooperative (Arca, Giovani e Comunità, Incontro e Intrecci), che nelle loro strutture ospitano questi ragazzi.
In tutto si tratta di ventidue studenti provenienti da varie parti del mondo e con le più disparate storie alle spalle: dall’Afghanistan al Bangladesh, dal Burkina Faso alla Costa d’Avorio, dall’Egitto, dal Gambia, dal Ghana, dal Mali e dalla Tunisia. Il corso si è tenuto nella nuova sede della Scuola Edile di Pistoia (ente che ha sostenuto interamente il costo dell’iniziativa), e si è articolato in due moduli. Il primo è stato dedicato alla sicurezza sul cantiere con la copertura di sedici ore di lezione, obbligatorie per ogni lavoratore e che sono attestate con specifica certificazione. Nel secondo modulo i ventidue studenti hanno ricevuto molte altre informazioni. Grazie alla presenza di un tecnico esperto sono state realizzate ventiquattro ore dedicate all’alfabetizzazione in edilizia, ovvero una conoscenza generale su molti argomenti del settore come le finiture, la posa di pavimenti e pittura e poi l’applicazione pratica di intonaco e stucco fino a piccoli interventi di manutenzione su pareti e infissi.
Non sono mancati i focus dedicati alle tipologie di guaine che vengono utilizzate in edilizia, con la differenziazione fra bituminose, liquide e sintetiche, le tecniche praticate per la posa su tetti e terrazze, l’impermeabilizzazione di muri e superfici verticali e la prova pratica di stesura e sigillatura delle guaine. A ogni allievo è stata consegnata l’intera dotazione di dispositivi di sicurezza. A tutti è stato insegnato come indossarla e usarla, quale strumento fondamentale per quando entreranno nel mondo del lavoro.
"Gli studenti – affermano gli organizzatori in maniera congiunta, ovvero Ance, le sigle sindacali e le quattro cooperative coinvolte – sono stati suddivisi in due classi di undici ragazzi ciascuno e successivamente affiancati, in maniera costante, da una mediatrice culturale che ha assistito alle lezioni in aula e in cantiere scuola. I ragazzi hanno seguito il corso in maniera costante e convinta, si è registrata una partecipazione totale alle lezioni da parte di tutti gli allievi, il livello di preparazione raggiunto è, a detta dei docenti, decisamente soddisfacente".
Ovviamente il percorso non finisce qui: la stessa Ance Toscana Nord, con la Scuola edile, hanno segnalato alle imprese nominativi e peculiarità di questi giovani per poterli assumere e i primi riscontri, come fa sapere la stessa associazione che fa capo a Confindustria, sembrano essere già soddisfacenti.
Saverio Melegari