Il malore, improvviso. La mobilitazione generale, i primi generosi soccorsi. E poi il tempestivo arrivo dei sanitari, le manovre del caso, la corsa disperata all’ospedale San Jacopo. Purtroppo tutto è stato vano: Giorgio Monti, classe 1947, non ce l’ha fatta. E’ morto nel pomeriggio di ieri, dopo aver perso i sensi mentre si trovava nell’area del punto vendita della Coop di via Berlinguer, ad Agliana. Era arrivato al supermercato da solo, per fare un po’ di spesa: un gesto di routine che ha assunto i contorni della tragedia.
Sono circa le 16.30 quando Monti, che si trovava già all’interno della struttura, avverte che qualcosa non va: a poca distanza transita un infermiere che, accorgendosi del malessere dell’uomo, si sofferma per poi accompagnarlo in bagno. Saranno questi gli ultimi passi del 76enne, che all’uscita dai locali dei servizi igienici perde conoscenza, stramazzando a terra. Immediato l’intervento dell’infermiere e del personale in servizio del supermercato: in attesa dei soccorsi, viene prontamente attivato il defibrillatore presente nel punto vendita. Così come viene praticato il massaggio cardiaco, nel tentativo di rianimare l’uomo. Tentativo vano, nonostante il generoso prodigarsi di tutti i presenti. L’arrivo dell’ambulanza della Croce d’Oro di Montale e dell’automedica è tempestivo. I sanitari prendono in carico la situazione e cercano di fare il possibile: sono minuti concitati, c’è grande caos attorno, tutti restano col fiato sospeso. Si tenta l’impossibile, ma Monti non si riprende. E così non resta che una disperata corsa verso l’ospedale, con flebili speranze. Infatti il personale del San Jacopo di Pistoia non ha potuto far altro che constatare il decesso.
"E’ stato uno choc per tutti – fanno sapere da Unicoop Firenze –. La reazione del personale è stata immediata: fortunatamente siamo attrezzati per eventi del genere con la presenza del defibrillatore, prontamente utilizzato. Purtroppo le prime operazioni di soccorso, unitamente al successivo intervento dei sanitari, non sono state sufficienti. E adesso nella nostra comunità c’è grande dolore".
Alessandro Benigni