San Marcello (Pistoia), 19 maggio 2017 – Erba talmente alta da ricoprire le tombe. La situazione di incuria in alcuni cimiteri del territorio dell’ex Comune di San Marcello ha fatto indignare più di un cittadino. “Il camposanto di Lizzano – commenta Daniele Lauretano, residente – è abbandonato a se stesso. Nessuno ha tagliato l’erba e a malapena si vedono le tombe. Il Comune ha intenzione di fare qualcosa? O dobbiamo rassegnarci a non veder più portare rispetto nemmeno ai nostri defunti? Per non parlare del tetto della cappellina che è pericolante e l’impianto di illuminazione pubblica che non funziona. C’è poi il problema delle luci votive: quando si guastano, dobbiamo aspettare anche più di un mese prima che la ditta incaricata venga a rispristinarle. Visto che per un posto al cimitero si pagano somme non indifferenti, chiediamo almeno che questi soldi vengano utilizzati per garantire condizioni di decoro per i nostri defunti”.
“Al cimitero di Bardalone-Campo Tizzoro – riferisce il cittadino Alessandro Di Rocco –la situazione è indecorosa. L’erba è addirittura più alta delle croci di alcune tombe e per raggiungere certe sepolture, in caso di pioggia o rugiada, ci si bagna fino alle ginocchia. Che cosa si aspetta? Che la situazione peggiori ancora? E siccome ci si sente spesso rispondere che non ci sono risorse, rivolgo una proposta alla prossima amministrazione comunale: perché non si trova il modo di impiegare nei lavori di pulizia e manutenzione i profughi ospitati nei nostri paesi, che trascorrono molto del loro tempo sulle panchine al sole? Così farebbero qualcosa di utile per la comunità che li ospita. Questa sarebbe vera integrazione”.
Dagli uffici del Comune di San Marcello- Piteglio rassicurano che lo sfalcio dell’erba nei cimiteri è già in programma. “In effetti, quest’anno, siamo un po’ in ritardo con le operazioni di taglio dell’erba – spiegano – :il processo di fusione dei Comuni ha rallentato un po’ tutte le procedure burocratiche, inclusa la gara per l’affidamento dello sfalcio dell’erba lungo le strade, a cui abbiamo deciso di ricorrere per far sì che i tredici dipendenti comunali esterni, che devono occuparsi di un territorio molto vasto, possano concentrarsi su altre mansioni. Lo sfalcio nei cimiteri e nei giardini pubblici, già in parte iniziato, sarà svolto invece dal personale comunale, compatibilmente con le condizioni meteorologiche e gli altri impegni. Ci stanno dando un aiuto cittadini e associazioni che si sono fatti carico della pulizia di alcune aree pubbliche”.