
La sala di un cinema
Quarrata, 16 luglio 2019 - Si avvicina la scadenza per il contratto di aggiudicazione per la gestione del cinema Nazionale di Quarrata. Obiettivo fermo dell'amministrazione della Città del mobile è quello di tenere in vita questo luogo di aggregazione e quindi tentare di trovare una soluzione quando a ottobre - il 4 - oltre al contratto per la gestione, scadrà anche la convenzione per il comodato gratuito dell’intero immobile. L’edificio che ospita il cinema-teatro Nazionale, infatti, non è di proprietà del Comune di Quarrata, ma di un privato, il Circolo Umberto I, che dal lontano 1988 lo ha concesso in comodato gratuito all'Ente comunale per lo svolgimento delle attività culturali di teatro e di cinema. Per verificare la possibilità di rinnovare il rapporto con il Circolo Umberto I, il Comune di Quarrata ha richiesto un parere alla Corte dei Conti, in quanto nel frattempo sono cambiate le normative nazionali che regolano i rapporti tra enti pubblici e privati in materia di locazioni.
Nello specifico, l’amministrazione ha chiesto chiarimenti circa la possibilità di attuare tutta una serie – necessaria – di interventi di manutenzione straordinaria (dal rifacimento della copertura alle verifiche di natura sismica) su un immobile, come quello del cinema-teatro Nazionale, di proprietà privata, pur concesso in comodato gratuito all’Ente pubblico. “La mia volontà – afferma il sindaco di Quarrata Marco Mazzanti – è quella di continuare ad offrire anche nei prossimi anni servizi culturali importanti come quelli del teatro e del cinema. Per questo motivo stiamo da tempo lavorando al fine di individuare quale sia la strada tecnica giusta per raggiungere questo obiettivo; vi sono infatti ancora una serie di verifiche da fare in base alle normative vigenti, che spero possano darci a breve risposte positive”. Per svolgere all'interno del Nazionale servizi pubblici come quelli del cinema e del teatro, che il Comune ritiene prioritari e non rinunciabili, occorrerà infatti, nei prossimi anni, eseguire sull'immobile alcuni interventi che il privato proprietario ha dichiarato di non poter sostenere.
Adesso, dunque, è necessario capire se, a fronte di un contratto di comodato d’uso che permetterebbe al Comune di usufruire gratuitamente dell’edificio, l’Ente pubblico possa o meno eseguire tali opere di manutenzione straordinaria a proprie spese. Verificato questo aspetto con la Corte dei Conti (l’Amministrazione attende di ricevere una risposta a breve) si procederà di conseguenza: in caso di risposta positiva, sarà fatta nuovamente una convenzione con la proprietà e, per quanto riguarda il servizio di cinema, sarà indetto un nuovo bando, come previsto dalla normativa, per individuare il soggetto gestore.