Un profilo che si definisce a partire da biglie di vetro che riempiono un pluriball, oppure che si disegna attraverso tagli che bucano un semplice avanzo di cartone ondulato. Una minuscola tavola di bambù si fa faccia, o meglio, barba, perché la più evidente cosa che su questa superficie si può distinguere. E poi le parole, ovvero i calligrammi, che nel loro fluire raccontano due cose: una storia da leggere e una storia da vedere, un ritratto appunto. E poi ancora la fotografia, la grafica, persino la scultura che si traduce non solo in autoritratti classici, ma anche in installazioni che si compongono di brandelli di carta ciascuno riferito a specifiche tappe della vita dell’artista, come a ricomporre un puzzle fisico della propria esistenza a partire da testimonianze scritte e da toccare. Sono davvero molteplici le strade scelte dai protagonisti della mostra "50 Autoritratti", collettiva che si apre domani, venerdì 15 novembre, alle 17, nella ex chiesa di San Giovanni Battista (Corso Gramsci 41/A) e che qui resterà fino al 30 novembre (dal mercoledì al venerdì aperta dalle 15 alle 19; il sabato e la domenica dalle 10 alle 19). A pensare questa occasione espositiva è stato l’architetto Stefano Veloci, già direttore dei musei statali pistoiesi, che da tempo ‘covava’ l’idea di riunire sotto una stessa esposizione alcuni degli amici artisti pistoiesi. Sono cinquanta dunque: Paolo Albani, Aurelio Amendola, Fabrizio Antonelli, Domenico Asmone, Rossella Baldecchi, Costanza Ballati, Luciano Barale, Giuseppe Bartolozzi & Clara Tesi, Leonardo Begliomini, Linda Bonacchi, Luca Bracali, Jonathan Calugi, Moreno Canigiani, Franco Cappelli, Giacomo Carnesecchi, Mario Carnicelli, Alberto Casciani, Giusy Cumbo, Michele Fabbricatore, Nico Fedi, Velio Ferretti, Antonio Frintino, Giunio Valerio Gacci, Giuseppe Gavazzi, Roberto Giovannelli, Gloria Iozzelli, Dario Longo, Max Loy, Salvatore Magazzini, Edoardo Malagigi, Massimo Mariani, Giuliana Martelli, Manuela Menici, Gastone Michelagnoli, Miradebora, Cristina Palandri, Silvia Percussi, Giordano Pini, Vinicio Polidori, Barbara Pratesi, Edoardo Salvi, Umberto Semplici, Siliano Simoncini, Paolo Tesi, Simona Tesi, Manuela Tonarelli, Emilio Vance, Roberto Venturi, Silvio Viola.
"Ciascun artista ha potuto scegliere per sé, che fosse a partire da opere ritrovate nei propri archivi o realizzate ex novo per questo evento – spiega Veloci –. Questa mostra di 50 autoritratti non vuole emulare antichi e signorili spiriti collezionistici, ma si accontenta di indagare il senso e il fascino della rappresentazione che questo gran numero di artisti hanno di sé stessi. Ognuno ha dato all’autoritratto un proprio personale significato". "Veniamo condotti – è il contributo di Anna Brancolini – i al di là di una prima apparenza, su un terreno pieno di sabbie mobili, arduo, problematico e complesso. Nel quale ogni artista rivendica a suo modo la propria individualità, singolarità e specificità".
linda meoni