Città patria dei pellegrini "In centinaia al raduno"

L’evento epocale su impulso del Capitolo toscano della Confraternita di San Jacopo di Compostella tra esperienze di vita e riconoscimenti

Città patria dei pellegrini  "In centinaia al raduno"

Città patria dei pellegrini "In centinaia al raduno"

Sentire "casa" un posto che casa non è, ma che diventa tale nel momento in cui c’è condivisione, si avverte calore, amicizia spontanea. Così è stata, infarcita di mille emozioni diverse, tutte positive, la giornata di sabato scorso, quando Pistoia, su impulso del Capitolo Toscano della Confraternita di San Jacopo di Compostella, ha celebrato la "Festa del ritorno dei pellegrini", occasione informale di ritrovo per chi sui cammini ha macinato chilometri e provato forti esperienze. Fittissimo il programma degli appuntamenti, ciascuno improntato sulla conoscenza e sul racconto reciproci, partiti dallo Spedale di Sant’Andrea e San Jacopo dove ad accogliere i pellegrini c’erano caffè caldo e jacopina farcita al cioccolato, a ricordare proprio quei mille momenti che ogni camminatore ha certamente vissuto lungo il tragitto: entrare in luoghi sconosciuti, eppure essere qui accolti con familiarità, persino sfamati, ristorati anche nello spirito.

Non sono mancate la consegna dei riconoscimenti ai partecipanti, delle credenziali ai partenti e l’appuntamento in Sala Maggiore, a Palazzo di Giano, dove in particolare i pellegrini pistoiesi hanno parlato delle loro esperienze e ricevuto un premio dal Comune di Pistoia. A chiudere la giornata, la solenne messa in Cattedrale. "La risposta che abbiamo ricevuto è stata davvero generosa – commenta Paolo Rindi, delegato di Pistoia della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia, Capitolo Toscano –, non avrei saputo immaginare successo migliore. Abbiamo avuto ospiti non solo da Pistoia e dalla Toscana tutta, ma anche dalla Lombardia, dal Lazio, dall’Emilia Romagna. Quel che più mi fa piacere è che si è creato quell’incontro autentico, in cui le persone non si scambiavano consigli tecnici sui Cammini, ma raccontavano il proprio vissuto, le sensazioni provate durante il Cammino. Ci tenevamo che la Festa del ritorno non fosse una pura autocelebrazione, anzi, desideravamo l’esatto contrario. È stato un ‘bentornati pellegrini’, ovvero bentornati a voi che siete pellegrini ma anche oggi a Pistoia ‘bentornati a essere pellegrini’. La gioia si sentiva e la magia anche. Tutto questo per merito certo non nostro ma del cammino stesso".

Fotoservizio di Gabriele AcerboniFotoCastellani

linda meoni