REDAZIONE PISTOIA

Codice rosso, in Italia reati in aumento. Drammatici i numeri del 2024. Quasi ottomila arresti in un anno

Una campagna di comunicazione e responsabilizzazione, che mira a rafforzare la consapevolezza. Uno spot con la partecipazione di Carlo Conti per invitare le donne "a fare il primo passo".

Codice rosso, in Italia reati in aumento. Drammatici i numeri del 2024. Quasi ottomila arresti in un anno

Una campagna di comunicazione e responsabilizzazione, che mira a rafforzare la consapevolezza. Uno spot con la partecipazione di Carlo Conti per invitare le donne "a fare il primo passo".

I numeri sono impressionanti. Solo nei primi primi dieci mesi del 2024, i carabinieri hanno perseguito in Italia 46.317 reati nell’ambito del Codice Rosso. E proceduto a 7.928 arresti. I carabinieri sono in prima linea contro la violenza sulla donne. Quest’anno è stata lanciata una campagna di comunicazione e responsabilizzazione, che mira a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato su un tema importante e delicato. La diffusione di materiale informativo, di locandine e video sui principali canali social dell’Arma, oltre alle numerose interviste di carabinieri particolarmente impegnati nella specifica attività, rappresentano – spiega una nota – strumenti utili a incoraggiare le vittime affinché denuncino ciò che subiscono.

Nell’ambito di questa iniziativa c’è uno spot con la partecipazione del famoso presentatore televisivo Carlo Conti, nonché un videomessaggio a cura di personale dell’Arma, che invitano le donne a "fare il primo passo", evidenziando l’esistenza, a sostegno delle vittime, di misure di natura legale, nonché di supporto psicologico, lavorativo ed economico. Un altro pilastro della campagna è il coinvolgimento delle scuole e delle comunità In molti Comuni i carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la dignità, valorizzandone le risorse, così superando in definitiva quel retaggio culturale che l’ha vista storicamente in posizione di disuguaglianza. In un quadro sociale e normativo in continua evoluzione, l’Arma ha avviato da tempo progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.

Infatti, nel 2009, è stata istituita la sezione atti persecutori, collocata nell’ambito del reparto analisi criminologiche del raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche, per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare strategie di prevenzione. La sezione viene tempestivamente informata di ogni evento significativo che accade sull’intero territorio nazionale, per approfondire gli aspetti psico-criminologici, anche nella prospettiva di analisi dei fattori di rischio e di elaborazione di strategie operative.

È una unità di punta. L’impegno prioritario è quello garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”. Il fenomeno della violenza contro le donne è allarmante. Nel 2023, rispetto al 2022, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento al Codice Rosso sono passati da 54.062 a 55.374.