
Colorare i muri della città. Street art, si comincia
Prende il via la prima parte del progetto dedicato alla street art a Quarrata. Ieri mattina il sindaco Gabriele Romiti e gli assessori Tommaso Scarnato e Maria Vittoria Michelacci hanno presentato formalmente ai vincitori del bando le superfici cittadine dove dovranno realizzare i loro murales. Nel frattempo si sono resi disponibili altri spazi e il bando è stato riaperto, con scadenza il 26 aprile 2024, per gli appassionati di street art tra i 16 e i 35 anni che fossero interessati all’assegnazione di muri dove esprimere le proprie capacità artistiche. Al momento sono stati assegnati 6 spazi disponibili, tra cui lo spazio comunale de "La Civetta", il Gatto in piazzetta Luciano Michelozzi, i muri che circondano il campino da basket di piazza Berlinguer e alcuni muri del Lungo Fermulla Gino Bartali. Tra i presenti ieri al sopralluogo nel centro cittadino anche il graphic designer di Prato Filippo Faggi, che da illustratore e autore di graffiti supervisionerà i lavori e darà alcune indicazione sulla base della sua competenza professionale e artistica. Tra gli assegnatari delle superfici murarie giovani provenienti da scuole di illustrazione, architetti e pittori. Alcuni di loro dipingeranno da soli, altri invece si avvarranno dell’aiuto di alcuni compagni di lavoro. I partecipanti avranno la libertà di dipingere e modificare in corso d’opera i soggetti scelti da loro stessi, previa la presentazione di un disegno esplicativo.
Il progetto nasce dall’idea di far abbellire dei muri spogli: "Farli diventare una sorta di quadri, di musei a cielo aperto, così che tutti i quarratini possano riscoprire e vedere sotto una nuova luce vecchi angoli della propria città – ha spiegato Tommaso Scarnato –. Ma soprattutto vorremmo dare la possibilità a giovani del territorio di esprimere la loro creatività oltre che fare incontrare persone che hanno passioni in comune e che possono così creare legami".
Ma c’è anche un’altra finalità alla base di questa apertura ai graffiti nel centro cittadino, ed è stimolare il senso di appartenenza a una comunità come ha sottolineato Maria Vittoria Michelacci: "Vorremmo che la cittadinanza, grazie a questi lavori, percepisse il significato di bene comune – ha detto Michelacci – che tutti devono concorrere a rispettare riconoscendone il valore collettivo, in questo connubio tra privati che lavorano su beni pubblici". Per il sindaco Romiti la riqualificazione di queste aree frequentate soprattutto dai giovani è uno dei principali obiettivi: "Una volta che saranno resi più belli e rinnovati – ha osservato il sindaco – questi spazi saranno vissuti ancora più volentieri dai nostri ragazzi".
Daniela Gori