REDAZIONE PISTOIA

Come cambia la nostra montagna: "Ridare un futuro alle valli pistoiesi"

Poeinlab somministrerà un questionario per capire quali sono le esigenze principali delle zone interne

Come cambia la nostra montagna: "Ridare un futuro alle valli pistoiesi"

In foto Il sociologo Filippo Buccarelli responsabile della somministrazione del sondaggio PoieinLab

Un compito ambizioso, quello che si è prefisso PoieinLab, impresa sociale con sede a Pistoia, che ha iniziato un’indagine sui cambiamenti economici, sociali e culturali dei quattro comuni di Abetone Cutigliano, Marliana, Sambuca Pistoiese e San Marcello Piteglio, oltre alle aree pedemontane di Pistoia e Pescia, su incarico affidato da Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. La raccolta dei dati viene effettuata in modo personalizzato superando i limiti che potrebbero derivare da una raccolta fatta attraverso le banche dati delle associazioni di categoria. "L’indagine – si legge nella nota diramata dall’associazione - dedicata a tutti gli imprenditori, qualsiasi sia il settore in cui operano – con l’aiuto dell’Unione dei Comuni Montani Appennino Pistoiese – prevede risposte a un questionario inviato via mail sui loro bisogni, le loro preoccupazioni, le loro richieste e le loro proposte di soluzione ai problemi che affrontano ogni giorno.

Lo stesso obiettivo di raccolta dati è in via di realizzazione grazie ad una serie di incontri con aziende di ogni settore, prevalentemente guidate da giovani imprenditori, con la collaborazione della testata web "La Voce della Montagna".

Infine sta per iniziare, fin dai prossimi giorni, una rilevazione rivolta alla popolazione che risiede e abita in quei territori, in occasione della quale i ricercatori di PoieinLab saranno presenti – in questo caso anche con il prezioso aiuto della fitta rete di pro loco – nelle piazze e nei punti di ritrovo. In questi contesti verrà chiesta la compilazione di un breve questionario sulla qualità della vita in montagna, sui punti di forza e di debolezza di questi territori, nonché su ciò su cui bisognerebbe investire". Dovrebbero essere coinvolte circa 200 famiglie. In un momento in cui numerosi servizi risultano indeboliti quando non sospesi, la sparizione del pediatra ha riattivato la protesta per la trasformazione dell’ospedale in Piot e la destinazione di risorse ad argomenti indigesti a parte della popolazione, si fanno sentire, se realmente dall’indagine uscirà una proposta cantierabile, sarà sicuramente ben accolta.

Andrea Nannini