Compagni e colleghi senza pace: "Un ragazzo bravo e preparato. Porteremo dentro ricordi belli"

Pacini lavorava nella Piana pistoiese, prima ad Agliana e dopo alla ’Nerini’ di Quarrata. L’amico scalatore è incredulo: "Abbiamo fatto insieme diverse escursioni e arrampicate".

Compagni e colleghi senza pace: "Un ragazzo bravo e preparato. Porteremo dentro ricordi belli"

Pacini lavorava nella Piana pistoiese, prima ad Agliana e dopo alla ’Nerini’ di Quarrata. L’amico scalatore è incredulo: "Abbiamo fatto insieme diverse escursioni e arrampicate".

"Queste tragedie non fermano la nostra passione per la montagna, ma ci insegnano a tenere sempre più alta l’attenzione. Tutti noi che abbiamo condiviso con Daniele questa passione ci porteremo sempre dentro grandi ricordi". Sono le parole di un amico di Daniele Pacini, il giovane empolese di 34 anni che ha perso la vita martedì scorso in provincia di Cuneo, precipitando mentre era in cordata per la scalata dello spigolo Vernet, alla Cima della Nasta, in valle Gesso. A ricordare commosso Daniele è un caro amico che lavora nella Piana pistoiese e che chiede di mantenere l’anonimato. Anche Pacini svolgeva la propria professione nel pistoiese: prima in una ditta di Agliana, poi a Quarrata. Ma l’amicizia tra i due non era nata su un posto di lavoro: si erano conosciuti per la comune passione per la montagna, su quelle vette che offrono tante emozioni.

"Ho incontrato Daniele un paio di anni fa, tramite altri amici, durante un’escursione in montagna – racconta l’amico –. Abbiamo iniziato a frequentarci e abbiamo fatto insieme escursioni e arrampicate. Era un ragazzo bravissimo e ben preparato ad affrontare la montagna. Non conosco il luogo dove è avvenuto l’incidente, ma posso dire che Daniele era molto attento alla sicurezza personale e alle condizioni climatiche. Ho saputo della disgrazia martedì sera da un altro amico, anche lui con la nostra stessa passione". Un tragica notizia che ha sconvolto il giovane compagno. "È un dispiacere grandissimo – afferma, trattenendo le lacrime –. Il ricordo più grande che ho di Daniele è il suo volto sempre sorridente. Sappiamo il rischio che corriamo nel praticare questo sport – ammette –, ma è la nostra passione. Quando affrontiamo la montagna è fondamentale la concentrazione, oltre a tutte le conoscenze tecniche e a tutte le precauzioni che dobbiamo prendere. E Daniele era preparato e attento". L’amico di Pacini racconta che non aveva mai conosciuto la famiglia del giovane e la sua fidanzata, almeno fino al consumarsi della tragedia: "Ho incontrato i familiari di Daniele in questa tragica circostanza – riferisce –. È stato un incontro con poche parole ma con tanta condivisione della sofferenza".

Sofferenza che adesso pervade anche le aziende dove Pacini aveva lavorato. Prima ad Agliana poi a Quarrata, nel magazzino di forniture per tappezzati ’Franco Nerini’. "Siamo addolorati dopo aver appreso la triste notizia di questa tragedia – affermano dalla ditta quarratina –. Daniele lavorava da noi solo da pochi mesi ma lo ricordiamo come un bravo ragazzo serio e positivo. La ’Franco Nerini’ e tutti i colleghi porgono le loro condoglianze e si stringono alla famiglia di Daniele in questo momento tanto doloroso".

Piera Salvi