Il patron arancione è inserito fra i cento manager dell’anno
C’è anche il nome di Sergio Iorio e della sua Italmatch Chemicals fra i cento imprenditori selezionati quest’anno da "Forbes": il loro merito è quello di essersi messi in evidenza creando società di successo e di avere alle spalle carriere internazionali. Il tutto, guardando al futuro e accettando le sfide della sostenibilità. "Sono stati molto gentili" è il commento quasi intimidito di Iorio che pure è Ceo di un gruppo da circa settecento milioni di fatturato con venti stabilimenti, sette centri di ricerca e sviluppo e oltre 1.100 dipendenti nel mondo. "Ho iniziato nel lontano 1997. In seguito è arrivato Maurizio Turci e c’è stata la svolta. Sì, lo stesso Turci (direttore finanziario alla Italmatch) che ora è nella Pistoiese. Vede? I cicli a volte si chiudono".
E a proposito di cicli che si chiudono, c’è l’economia circolare fra le priorità della società che nel corso del 2024 ha consolidato la sua posizione nel trattamento acque e nel recupero dei metalli preziosi. A Forbes lo stesso Iorio racconta di avere raggiunto "importanti traguardi sul fronte della sostenibilità e della circolarità, ottenendo l’approvazione dei nostri target di riduzione delle emissioni da parte di Science Based Targets Iniziative". E per il futuro, la volontà di continuare a sviluppare soluzioni "che contribuiscano alla transizione ecologica ed energetica, rispondendo a problemi che la scienza può aiutare a risolvere. Due esempi sono il progetto europeo Ipcei – European Battery Innovation, dove siamo leader nel tavolo di lavoro per il recupero delle materie prime dalle batterie esauste, o il consorzio FlashPhos, dedicato al recupero del fosforo dai rifiuti urbani, che introduce il concetto di urban mining".