DAVIDE COSTA
Cronaca

Alle finestre Mika è gratis, tribunale come un palchetto

Polemica per gli spettatori che "spuntano" al concerto

La gente affacciata dal tribunale

La gente affacciata dal tribunale

Pistoia, 7 luglio 2016 -  Il giorno dopo il primo concerto del «Blues» sono due i fronti delle polemiche cittadine. Da una parte c’è chi contesta la scelta dell’amministrazione comunale di non prevedere il mercatino. Dall’altra tornano di attualità le proteste per i «portoghesi» che si godono lo spettacolo dalle finestre dei palazzi affacciati su piazza del Duomo. Ma andiamo con ordine: il mercatino che non c’è. Senza i banchi, senza quell’atmosfera un po’ alternativa che caratterizzava il centro di Pistoia, il festival Blues non è più il festival Blues. Piuttosto parliamo di una serie di concerti in piazza del Duomo. Ovviamente le presenze nel centro storico non hanno potuto che risentirne: martedì sera sulla Sala e dintorni c’erano centinaia di persone. Ma non molte di più di una normale sera afosa d’estate. Mancava la calca, l’affollamento e – perché no? – un po’ di quella sana confusione che negli anni è stato uno dei marchi di fabbrica della kermesse pistoiese. Poi c'è quell’antipatico malcostume, che si ripete da anni, degli «imbucati» alle finestre che si affacciano su piazza del Duomo, in particolare quelle del tribunale.

Ma come, si domandavano anche l’altra sera molte persone in piazza del Duomo, possibile che debba essere proprio il tribunale a consentire a una decina di persone di godersi gratis lo spettacolo di un artista quando tutti gli altri pagano regolarmente il biglietto? Era già successo l’anno scorso per il concerto di Carlos Santana e il presidente del tribunale Fabrizio Amato aveva definito la protesta «infondata». A sentire le discussioni in piazza e i commenti sui «social» parrebbe tutt’altro. Guardiamo, però, anche il bicchiere mezzo pieno: il concerto di Mika è stato un successo, almeno dal punto di vista musicale. Spettacolo avvincente, artista di livello che non si è risparmiato. Certo Mika non è certo famoso per il blues, come fanno notare i soliti «criticoni», ma ormai l’organizzazione ci ha abituato a «divagazioni». Capitolo presenze: il dato ufficiale parla di 6mila presenze. Buon risultato ma siamo lontani dagli 8mila tagliandi staccati l’anno scorso grazie ai Mumford & Sons. I bilanci, però, vanno fatti alla fine.