Anziché a Babbo Natale, il presidente di Confesercenti Pistoia, Pierluigi Lorenzini con il suo direttore Riccardo Bruzzani, hanno scritto la ’letterina’ di buoni propositi per il 2024 al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al presidente della Provincia Luca Marmo ed a tutti i sindaci del territorio per indicare cosa va e cosa si rischia nell’immediato futuro.
Da un commercio che resiste alle battaglie contro le vendite online che vanno a desertificare l’offerta nei vari comuni, fino alla necessità di investimenti per far sì che non tocchi crescere soltanto al turismo, ed alla ricettività, lasciando indietro tutto il resto.
"Oggi il commercio di vicinato è vivo e ha dimostrato capacità di attrazione in questo periodo di festa – il commento di Lorenzini e Bruzzani – il volume d’affari è positivo, anche se la quantità delle vendite si è ridotta. Confesercenti, comunque, esprime grande soddisfazione nel constatare l’attaccamento dei consumatori ai negozi tradizionali. Questo avviene nei Comuni densamente abitati e nei piccoli borghi, dove tutti i giorni i negozi sono aperti per garantire un servizio ai cittadini".
Nonostante questo, però, non si può certo dire che va tutto bene. "Nel commercio è previsto nei prossimi anni un ulteriore crollo delle nascite di nuove imprese – proseguono i dirigenti di Confesercenti Pistoia – mentre cresceranno quelle del turismo, ma non dei ristoranti e dei bar se i flussi turistici portano soprattutto (e solo) il pernottamento. Le città con tanti negozi chiusi peggiorano la qualità della vita, la sicurezza, ma anche il livello di attrazione verso i turisti. Turismo e commercio dunque sono complementari: saranno decisive le politiche per lo sviluppo economico e la crescita per avere buste-paga più pesanti".
Lo dicono anche le ultime indagini e report di fine anno di quanto la nostra provincia sia diventata particolarmente attrattiva dal punto di vista turistico ma è ovvio quanto siano necessarie misure fondamentali per non trovarsi di fronte a settori che rischiano il tracollo. "Occorrono sgravi fiscali, incentivi agli investimenti e alle assunzioni, detassazione compatibile con la tenuta dei conti, particolarmente nei borghi – aggiungono il presidente ed il direttore di Confesercenti Pistoia – proprio come si fa con le specie che rischiano l’estinzione. Tutto questo perché si vuole perseguire lo scopo di favorire il ricambio generazionale, anch’esso in crisi di nascite, moderne infrastrutture ferroviarie, viarie e a fune allo scopo di rendere competitivo il territorio".
L’orizzonte è chiaro: "Bisogna ridisegnare le città sul piano urbanistico. Sono urgenti scelte fattibili a iniziare dalla sicurezza, dal decoro, dai programmi annuali degli eventi e dalle relative strutture di organizzazione e promozione. E’ per questi motivi che Confesercenti intende aprire una nuova stagione di proposte – concludono – ed è pronta a confrontarsi con la politica e le istituzioni".