Consiglio comunale rovente. Ma Lunardi rassicura tutti: "Andiamo avanti coesi"

Dopo il ’divorzio’ con il vice Gorbi, il sindaco ha detto che la soluzione c’è "In settimana provvederò a redistribuire le deleghe che mi sono state rese".

Consiglio comunale rovente. Ma Lunardi rassicura tutti: "Andiamo avanti coesi"

Dopo il ’divorzio’ con il vice Gorbi, il sindaco ha detto che la soluzione c’è "In settimana provvederò a redistribuire le deleghe che mi sono state rese".

Il sindaco Piero Lunardi non ha dubbi e lo ha ribadito: la sua squadra di governo è coesa e arriverà sino alla scadenza "naturale" della legislatura, fissata al 2027. L’impressione però, è che dovrà fare i conti con un ex-sodale che, pur essendo rimasto come consigliere all’interno della maggioranza, ha dimostrato di non voler fare sconti e di essere pronto a criticare duramente la giunta di cui ha fatto parte sino a poche settimane fa. Una seduta del consiglio comunale a dir poco infuocata quella svoltasi un paio di sere fa, nell’arco della quale non sono mancati botta e risposta al vetriolo fra l’ex-vicesindaco Federico Gorbi e gli assessori Benedetta Vettori, Alessio Gargini dall’altra. Gorbi ha sparato a zero, non risparmiando duri rilievi agli ex-colleghi. Confronti nel corso dei quali sono emersi dei retroscena risalenti a due anni fa, con Gorbi intenzionato a replicare a Lunardi che nei giorni scorsi lo aveva accusato di essersi proposto come sindaco al suo posto alle comunali del 2022.

"Nessun partito mi ha mai chiesto di fare il sindaco. Fui io a sottolineare come solo gli sforzi della giunta avessero compensato l’inadeguatezza a mio avviso mostrata dal primo cittadino durante il primo mandato. Avevo suggerito un altro candidato, senza tuttavia propormi – ha detto dai banchi, attaccando duramente Lunardi – voglio poi parlare del Museo Percussioni, del Museo della Grande Guerra, della caserma a Cantagrillo, dell’outlet. Tutte promesse del sindaco rimaste sulla carta". Per due volte, gli esponenti dell’opposizione, pur utilizzando perifrasi e non parlando apertamente di dimissioni, hanno invitato il sindaco e la giunta a valutare la possibilità di fare un passo indietro.

"E’ forse il caso di restituire la parola ai cittadini: qualora foste nel giusto, rivincerete" ha affermato ad esempio il consigliere di centrosinistra Sandro Cioni. Un’ipotesi che tuttavia non è stata presa in considerazione: sia il vice-sindaco Gargini che il primo cittadino hanno confermato la volontà di proseguire.

"Quando i partiti mi indicarono la possibilità di candidare Gorbi come sindaco, dissi loro che non ci sarebbero stati problemi ma che in quel caso mi sarei candidato con una mia lista – ha ricordato Lunardi, replicando a Gorbi e fornendo un’altra versione – l’accordo fu trovato con Gorbi come vice-sindaco e "garante dei partiti". In settimana provvederò a redistribuire le deleghe che mi sono state rese. La mia maggioranza è solida: procederemo speditamente a realizzare il più possibile quel che avevamo in programma".

Giovanni Fiorentino

X